Una impressionante colonna di mezzi militari ha attraversato ieri sera il cuore di Bergamo, dal cimitero monumentale fino all'autostrada, con a bordo i feretri dei morti da coronavirus che il camposanto bergamasco non riesce più a gestire per il numero troppo elevato: le attese per le cremazioni avevano ormai superato la settimana. I feretri, collocati su una trentina di camion dell'esercito, sono una settantina e sono diretti a una dozzina di destinazioni in tutta Italia.
Le vittime del coronavirus a Bergamo sono più di quelle che rientrano nelle statistiche ufficiali, secondo il sindaco Giorgio Gori. Ci sono infatti persone «che non riescono ad essere portate in ospedale», ha spiegato, e a cui non viene fatto il tampone e quindi non rientrano nel conteggio. E i sindaci dell’Area omogenea del sud-est di Milano hanno scritto alla regione Lombardia: «Rileviamo come i dati trasmessi siano del tutto sottodimensionati rispetto alle informazioni che riceviamo dal nostro territorio e dai cittadini più direttamente coinvolti». Pertanto ci si è decisi ad ulteriori verifiche.
•
Sono iniziati i trasferimenti di pazienti dalla Lombardia verso la Puglia. Ieri mattina dall’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo due persone sono state trasportate a Bari con un volo dell’Aeronautica militare. Durante il trasporto uno dei due è andato in arresto cardiaco ed è morto. Un terzo paziente è stato trasferito all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Tp24.it ha aderito alla campagna per sostenere l'ospedale di Bergamo. Qui tutte le informazioni.
Papa Francesco ha telefonato al vescovo di Bergamo Francesco Beschi. «Ha voluto chiedere dettagli sulla situazione che Bergamo sta vivendo, sulla quale era molto informato – ha raccontato monsignor Beschi – Il Santo Padre è rimasto molto colpito dalla sofferenza per i moltissimi defunti e per il distacco che le famiglie sono costrette a vivere in modo così doloroso»