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19/03/2020 09:49:00

Coronavirus, il blocco totale dell'Italia andrà avanti

 Il blocco totale dell'Italia andrà avanti, oltre Pasqua. Lo afferma il premier Conte.

Conte ha detto al Corriere della Sera: «Quando raggiungeremo il picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima. Al momento non è ragionevole dire di più, ma è chiaro che i provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molte delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza. Le sanzioni penali per chi trasgredisce ci sono e verranno applicate in modo severo e sono d’accordo con quei sindaci che hanno chiuso anche le ville e i parchi».

Dopo aver parlato con la ministra Lamorgese, Repubblica scrive: «Sul tavolo c’è innanzitutto se non la totale abolizione del permesso di attività motorie all’aperto (a cui non si vorrebbe giungere per non esasperare la cittadinanza), certamente una forte limitazione a corsette al parco e a passeggiate. Che non lasci troppo spazio a libere interpretazioni. Ma anche probabilmente la chiusura, o la limitazione alla sola mattinata, dei supermercati la domenica. Andare a fare la spesa nel weekend rischia di trasformarsi in un appuntamento per troppa gente e c’è anche la necessità di garantire il dovuto riposo ai lavoratori del settore particolarmente esposti. Sono queste le due principali misure che il governo potrebbe decidere di adottare con un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, certamente prima del 25 marzo, scadenza al momento fissata per la chiusura dei negozi e delle attività produttive. Di certo non sarà ancora il tempo di varare un alleggerimento delle misure».

Intervistato sul Giornale Berlusconi ha detto: «La strada della chiusura di tutte le attività non essenziali è certamente corretta. È la direzione giusta, ed anzi forse dovremo essere ancora più restrittivi, se le circostanze lo imporranno. Se sono stati commessi degli errori lo si discuterà una volta usciti dalla bufera».

«Conte conferma le indiscrezioni circolate in giornata: fra il Dis, il coordinamento dei nostri apparati di sicurezza, il Mef e il suo ufficio, sta prendendo corpo realmente la possibilità di modificare la legislazione attuale in termine di golden power, il potere che ha lo Stato di bloccare alcuni investimenti esteri se vanno ad attaccare asset industriali o aziendali del Paese considerati strategici.
L’ipotesi sul tavolo è quella di considerare strategiche tutte le aziende quotate alla Borsa di Milano, comprese le banche e gli istituti finanziari»  Scrive il Corriere della Sera. 

Sempre Berlusconi sul Giornale: «Sta alle istituzioni finanziarie e alle autorità regolatrici e di controllo, a partire proprio dalla Bce, fare il necessario per evitare speculazioni che profittino della debolezza della Borsa e che in questo momento sarebbero particolarmente difficili da accettare. Per tutelare gli asset strategici del Paese del resto ci sono le norme nazionali, come il golden power, e le norme comunitarie. Basta metterle in pratica quando fosse necessario».