Nonostante le enormi difficoltà tecniche, in queste lente settimane di quarantena la scuola italiana non s’è mai fermata. Attivando la didattica a distanza, ha cercato di garantire a tutti il diritto allo studio: il governo, per di più, ha deciso di stanziare subito 85 milioni di euro per l’acquisto di tablet e pc e per l’assunzione di esperti informatici.
Ma la fine delle lezioni e l’inizio degli esami di maturità si avvicinano, e nello stesso tempo aumentano le domande sul futuro scolastico di milioni di studenti. Proviamo a fare il punto della situazione.
Quando si torna a scuola?
Il rientro non è così vicino come si sperava. È certo che non si ritornerà tra i banchi immediatamente dopo il 3 aprile. Bisognerà aspettare maggio, forse. Ma se le condizioni sanitarie non lo permetteranno, è possibile che l’anno scolastico 2019/2020 non vedrà il suo ritorno tra i banchi.
Come sarà quest’anno la prova di maturità?
La prova di maturità sarà più semplice. Il ministero prevede intanto una commissione di soli membri “interni”, presieduta da un presidente ”esterno” a garanzia della correttezza e dell’imparzialità degli esami. Dovrebbero essere rimossi i requisiti della prova Invalsi e dell’alternanza scuola-lavoro. Inoltre, secondo quanto richiesto dalle associazioni studentesche, la soglia di accesso agli esami dovrebbe scendere, permettendo l’ammissione anche con il 5.
Quando finisce l’anno scolastico?
Malgrado tutto, l’anno scolastico 2019/2020 terminerà nella seconda settimana di giugno e il nuovo, 2020/2021, comincerà normalmente a settembre. Sempre che non si incorra in una chiusura autunnale dovuta a emergenze sanitarie.
Ci sarà il 6 politico per tutti?
La ministra esclude che si decreti formalmente per il 6 politico ovvero per la promozione d’ufficio. Ha però esortato i consigli dei docenti a valutare nei loro giudizi le anomale condizioni di apprendimento che gli studenti stanno sperimentando per la prima volta. Perciò possiamo immaginare che alla fine dell’anno le maglie della promozione saranno più larghe. Per quanto riguarda il recupero dei debiti, è volontà comune farlo slittare direttamente al prossimo anno scolastico.
Come saranno valutati gli studenti?
Non si scappa dai voti in pagella: ci saranno. E se è vero che il rischio di compiti copiati o di aiuti “da casa” è alto, è affidata alla capacità di ciascun insegnante trovare il modo migliore per valutare i propri studenti. In queste insolite e inaspettate giornate scolastiche, anche le qualità che devono mettere in campo i ragazzi mutano e si adattano alle circostanze del mondo che hanno attorno.