Resta stabile l’andamento dell’epidemia in Sicilia. Il Coronavirus ogni giorno arriva a nuove persone, ci sono nuovi positivi. Ma con un trend che non fa registrare, al momento, balzi che farebbero schizzare l’emergenza.
Ieri sono stati poco meno di cento i nuovi positivi al virus. Un segno che le politiche restrittive stanno funzionando. “Ma l’ottimismo dilagante mi preoccupa, non bisogna abbassare la guardia”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza. E mentre si lavora sul fronte sanitario, c’è un altro fronte, quello economico che desta particolari preoccupazioni.
L’economia siciliana è in ginocchio dopo un mese di chiusura per Covid. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha detto chiaro e tondo che “siamo in una crisi da guerra”. A farne le spese sono le fasce più disagiate. In questo senso è stato approvato il trasferimento ai comuni di 100 milioni di euro per i sussidi alle famiglie in difficoltà.
I DATI
Si mantiene il trend dei nuovi contagi in Sicilia. Sono attualmente 1492 le persone positive al virus sull'isola, + 84 rispetto a ieri. Sono 74 i guariti, 3 in più di ieri, mentre i decessi salgono a 81, 5 in più di ieri.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di ieri (martedì 31 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 15.634.
Di questi sono risultati positivi 1.647 (+92), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.492 persone (+84).
Sono ricoverati 575 pazienti (+16 rispetto a ieri), di cui 72 in terapia intensiva (-3), mentre 917 (+68) sono in isolamento domiciliare, 74 guariti (+3) e 81 deceduti (+5).
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 91 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 62 (18, 4, 4); Catania, 453 (150, 16, 29); Enna, 191 (120, 1, 11); Messina, 283 (128, 10, 18); Palermo, 236 (87, 17, 9); Ragusa, 38 (10, 3, 2); Siracusa, 66 (36, 21, 6); Trapani, 72 (26, 0, 1).
TROPPO OTTIMISMO
“Dobbiamo fare grande attenzione, c'è un ottimismo dilagante che mi preoccupa: se è vero che una parte significativa di chi è rientrato ha completato i 14 giorni di isolamento, c'è un’altrettanta quota che non l’ha fatto. Quindi le misure di contenimento vanno mantenute”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza all’Ars. Ha aggiunto poi che “la pianificazione in Sicilia è stata tempestiva, nessun siciliano si è trovato privo di un posto letto di terapia intensiva, merito di chi ha lavorato non dico di chi ha programmato”.
IN SICILIA UNA CRISI DA GUERRA
"L'emergenza Covid-19 ha procurato effetti gravi sul tessuto produttivo e le fasce più deboli in Sicilia: è una emergenza mai vista. E' una congiuntura economica da guerra, non conosciamo durata e contorni". Così il governatore della Sicilia Nello Musumeci, riferendo al Parlamento siciliano. "Lavoriamo a un piano anti-crisi - aggiunge - e lo vogliamo fare d'intesa con le opposizioni e le organizzazioni di lavoratori e imprese: i documenti contabili che abbiamo presentato prima dell'emergenza è chiaro non valgono più. Ritiriamo quindi - annuncia -la legge di stabilità che avevano presentato e assieme al Parlamento dobbiamo redigere una legge di stabilità per l'emergenza". Il presidente invita i cittadini a "rimanere a casa e rimanerci il più possibile rimane misura adeguata per limitare il contagio dai soggetti asintomatici". "Ad oggi - rivela - si sono iscritti nella piattaforma della Regione 42mila persone rientrate in Sicilia".
100 MILIONI PER LE FAMIGLIE
Cento milioni di euro dalla Regione Siciliana per consentire alle famiglie disagiate di accedere all'assistenza alimentare. Lo ha deciso il governo Musumeci, riunito in mattinata a Palazzo Orleans, in seduta straordinaria e urgente.
"Si tratta di una prima necessaria risposta che vogliamo dare per consentire a migliaia di famiglie siciliane, ormai esasperate, di far fronte almeno alle immediate esigenze alimentari. Speriamo che arrivino prestissimo anche gli interventi dello Stato, da me più volte sollecitati. In queste settimane di paralisi - aggiunge il governatore - sono cresciuti a dismisura nella nostra Isola i nuclei familiari più fragili e maggiormente disagiati, quelli cioè che stanno soffrendo più di tutti la perdurante crisi dovuta all'emergenza Coronavirus. Famiglie che in parte si aggiungono alle altre 450 mila dichiarate povere in Sicilia, secondo i dati dell’Istat.
Le risorse verranno assegnate, in più tranche, a tutti i Comuni, che nella distribuzione - si legge nella delibera - dovranno prestare particolare riguardo “alle nuove povertà determinate dalle famiglie che non percepiscono più alcun reddito, compreso quello di cittadinanza, e alcuna altra assistenza economica o sanitaria”. Qui la lista delle somme destinate ai comuni.