10,00 - Dopo Pasqua e Pasquetta, anche il 1 maggio lo passeremo chiusi in casa? “credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1 ribadendo la necessità di avere “comportamenti rigorosissimi”. Il coronavirus, ha aggiunto, “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze” per diverso tempo. Poi a Circo Massimo specifica: “La fase due potrebbe iniziare il 16 Maggio”, risolvendo apparentemente il dilemma su quando sarà possibile un, seppur timido, allentamento delle misure restrittive.
“E’ presto per l’“ora d’aria. Dobbiamo andare avanti con il massimo rigore”, ha ribadito il capo della Protezione Civile rispondendo a chi gli chiedeva quando fosse possibile una ripartenza. “Dobbiamo usare misure forti e precauzionali” ha aggiunto, “anche perché non è esclusa la possibilità che vi possa essere un ritorno del virus, come dimostrano le nuove misure in Cina”.
Borrelli è poi tornato sulla circolare del Viminale che ha suscitato diverse polemiche sottolineando che non ha introdotto alcuna novità. “Il documento non sposta i termini, dobbiamo fare attenzione ed evitare di trovarci poi in una situazione che poi ci sfugge di mano. L’ora d’aria è una misura che non è ancora operativa, bisogna fare attenzione, rispettare le regole di prudenza e stare ancora in casa”.
06,00 - Dal raggiungimento del picco c'è ora una stabilizzazione della curva epidemiologica del coronavirus in Italia. Si riduce ancora il numero delle persone che hanno bisogno di ricoveri e terapie intensive.
"Almeno dal 27 marzo - ha detto Borrelli - assistiamo a una riduzione degli incrementi per quanto riguarda ricoverati e terapie intensive; queste ultime presentano un numero (di aumento) veramente contenuto, rispetto a ieri solo 18 persone (in più in terapia intensiva in Italia). Tutta una serie di valori che ci stanno stabilizzando. Non so dirvi se abbiamo iniziato la decrescita, dico che dobbiamo mantenere alte le misure, i comportamenti, basta un nulla per creare meccanismi repentini di riavvio del contagio. Preferisco rimanere con i piedi per terra".
I DATI - Sono complessivamente 83.049 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.477. Mercoledì l'incremento era stato di 2.937. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - è di 115.242.
Sono 18.278 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.431 in più di ieri. Ieri l'aumento dei guariti era stato di 1.118. Sono 13.915 i morti dopo aver contratto il coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 760.
Mercoledì l'aumento era stato di 727. Si riduce l'aumento dei ricoveri dei malati con sintomi per Coronavirus negli ospedali: l'aumento rispetto a ieri è di 137 mentre in precedenza era stato di 211. Il 61% del totale dei contagiati è in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, numero cresciuto anche percentualmente, e si riduce il numero degli ospedalizzati". Ieri la percentuale si attestava al 60%.
"Le donazioni sul conto corrente della Protezione civile sono arrivare a 101 milioni e 246 mila euro, una cifra importante, grazie alla generosità di grandi e piccoli donatori. Rispetto a ieri abbiamo speso altri 1,8 milioni, per un totale di 9,9 milioni, per acquistare ventilatori e dispositivi di protezione individuale (Dpi)".
MAGGIORI CONTROLLI PER PASQUA A ROMA - In vista del week-end di Pasqua, a Roma, ci saranno servizi mirati e rafforzamento dei controlli della polizia locale, soprattutto sulle strade consolari. Sarà massima l'attenzione per monitorare eventuali spostamenti verso il mare, verso le seconde case e in tutte le aree verdi e i parchi. Verranno effettuati posti di blocco con controlli a campione, dove possibile, incanalando tutte le auto in sicurezza per verificare il rispetto delle misure di contenimento.
STUDENTI TUTTI PROMOSSI - Il Piano per la Maturità e la fine dell'anno scolastico è un decreto, proposto dalla ministra Azzolina che verrà approvato domenica prossima in Consiglio dei ministri. Per l'anno scolastico "2019-2020", tutti gli alunni e studenti italiani saranno promossi e passeranno per decreto alla classe successiva, anche quelli con minime o gravi insufficienze registrate nel primo quadrimestre. Non ci saranno bocciati né rimandati, in questa situazione eccezionale. Il decreto prevede recuperi apprendimenti a partire dal primo settembre 2020. Non recupero voti, il prossimo anno si ripartirà da zero. Un recupero di nozioni, di programma, che i docenti via via valuteranno a partire, appunto, dalla prossima stagione scolastica. Le scuole italiane non apriranno prima, cosa che già oggi appare molto difficile visto il blocco dei concorsi pubblici e il rischio di duecentomila supplenti nell'avvio del "2020-2021". Saranno, invece, obbligati ai corsi di recupero tutti coloro che hanno avuto "debiti" nel primo quadrimestre. Ci sono diverse ipotesi per quanto riguarda la maturità. La prima prevede nel caso di un rientro in classe entro il 18 maggio e la possibilità di fare quattro settimane di lezioni, il normale esame che conosciamo con la prima prova scritta il 17 giugno. Poi da fine giugno gli orali.Se gli studenti no dovessero rientrare si pensa per la maturità ad un unico esame orale - ha detto la ministra Azzolina - Sarà lungo, almeno un'ora, e prevederà possibili esercitazioni sulle materie caratterizzanti (Greco e Latino al Classico). Infine se non si dovesse ritornare proprio a scuola, c'è l'ipotesi un esame di maturità online. Ci si avvia a un Esame di Stato che avrà, insieme al "tutti diplomati", meno volti alti e meno voti bassi. L'Esame di Terza media potrebbe essere una tesina consegnata alla commissione (tutta interna) con valutazione finale del consiglio di classe. Nell'ipotesi più ottimistica potranno essere eliminate "una o più prove dell'esame di Stato".
PRIMA VITTIMA COVID IN CARCERE ERA BOSS DI MISILMERI - E' morto all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, Vincenzo Sucato, siciliano di 76 anni, detenuto positivo al Covid 19. E' la prima vittima tra i reclusi. A quanto si apprende da fonti penitenziarie l'uomo era agli arresti domiciliari presso il nosocomio. Durante il ricovero era stato sottoposto a tampone naso-faringeo che aveva dato esito positivo. Arrestato nel blitz antimafia Cupola 2.0 era considerato reggente della famiglia mafiosa di Misilmeri. Sucato si trovava in una cella dell'istituto penitenziario di Bologna da dicembre 2018. Sucato sembra fosse affetto da altre patologie e aveva anche difficoltà respiratorie. Entrato in ospedale, dunque, non come paziente Covid-19, è stato comunque sottoposto a tampone, risultando positivo. Nel frattempo, il 28, ha avuto, su decisione del giudice siciliano, gli arresti domiciliari in ospedale. "Era in cella con un altro detenuto, asintomatico, che è in isolamento in carcere, così come le altre persone che avevano avuto contatti con lui", spiega all'ANSA Antonietta Fiorillo, presidente del tribunale di Sorveglianza di Bologna.
69 I MEDICI MORTI - 69 il totale dei medici deceduti per l'epidemia di Covid-19: altri due camici bianchi, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), sono morti per il contagio. Sono Gianpaolo Sbardolini, medico di famiglia, e Marcello Cifola, otorinolaringoiatra. Intanto, rende noto il sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed, il numero degli operatori sanitari contagiati ha oramai superato i 10.000 casi. Il 20% circa sono medici. Molti, afferma l'Anaao, sono ricoverati in Rianimazione. Intanto, secondo gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità relativi a ieri, sono 8.358 gli operatori sanitari contagiati, 595 in più rispetto al giorno precedente.
SETTIMO POSITIVO IN VATICANO - "Ai sei casi comunicati, si è aggiunta la positività di un ulteriore dipendente della Santa Sede, già in isolamento dalla metà di marzo per via della moglie, che era risultata positiva al Covid-19 dopo aver prestato servizio nell'ospedale italiano dove lavora". Lo comunica il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.