Scende la curva epidemiologica in Italia, lo confermano i dati giornalieri comunicati dalla Protezione Civile e lo stesso presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro: "La curva ha iniziato la discesa e comincia a scendere anche il numero dei morti. Dovremo cominciare a pensare alla fase 2 se questi dati si confermano".
I dati della Protezione Civile: sono complessivamente 91.246 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.972. Sabato l'incremento era stato di 2.886. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - è di 124.632. Rallenta significativamente l'incremento del numero di vittime da Covid-19 in Italia rispetto ai giorni precedenti. Secondo l'ultimo bollettino, sono 15.887 i morti dopo aver contratto il coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 525. Sabato l'aumento era stato di 681. "Con il dato di oggi sui deceduti, che sono 525, registriamo il numero più basso di deceduti dal 19 marzo ad oggi", ha riferito il capo della Protezione Civile Borrelli.
Ipotesi distanziamento nelle scuole in autunno - "E' previsto un piano per riprendere le scuole in modalità in distanza se si riproponesse il problema virus anche in autunno?". "E' uno degli scenari a cui stiamo pensando". Lo ha detto la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina rispondendo ad una domanda a Che tempo che fa. "Penso al problema atavico alle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza. Con lo staff del Ministero lavoreremo a tutti gli scenari. Domani in Cdm discuteremo a un decreto che farà riferimento anche a questi aspetti". "La maggioranza prepara la fine di questo anno scolastico che non sarà perso grazie alla didattica a distanza e prepariamo anche l'inizio del prossimo", ha proseguito Azzolina. Rispondendo poi ad un'altra domanda la titolare del Ministero dell'Istruzione ha chiarito che il governo non si è dato una data per decidere se e quando si ritornerà a scuola, "non ci siamo dati una data ma quando si ritornerà a scuola sarà perché avremo la certezza che i nostri figli, i figli degli italiani, saranno al sicuro".
Il premier Giuseppe Conte - "In questo momento non posso dire quando il lockdown avrà fine. Noi stiamo seguendo le indicazioni del comitato scientifico ma l'Italia è stata la prima nazione ad affrontare l'emergenza. La nostra risposta forse non è stata perfetta ma noi abbiamo agito al meglio sulla base della nostra conoscenza. La validità delle nostre misure è stata riconosciuta dall'Oms e i risultati indicano che noi siamo sulla strada giusta". "Noi stiamo soffrendo molto, è un dolore devastante e in questo momento di difficoltà io dico chiaramente che gli Usa e il presidente Trump hanno dimostrato una volta di più di essere nostri stretti alleati e amici" fornendo all'Italia "il loro supporto", ha detto ancora Conte. "Il più importante messaggio da dare ai nostri cittadini è state a casa il più possibile - ha detto ancora Conte -. E se c'è la necessità di uscire, per lavoro o per fare la spesa, rispettate le regole di sicurezza. Stiamo chiedendo alla nostra gente un grande sacrificio, ne sono consapevole, ma questa è l'unica strada. Più rispetteremo le regole, al più presto usciremo dall'emergenza".
Il piano in 5 punti del ministro della Salute, Roberto Speranza - "Dobbiamo dire la verità. La situazione resta drammatica. L'emergenza non è finita, il pericolo non è scampato. Ci aspettano mesi ancora difficili. Il nostro compito è creare le condizioni per convivere con questo virus, almeno fino a quando non avremo il vaccino o una cura". Il "Piano Sanitario" in cinque punti: mascherine e "scrupoloso distanziamento sociale nei luoghi di vita e di lavoro", "rafforzamento delle reti sanitarie locali", Covid Hospital, uno studio a campione per capire quanti sono i contagiati in Italia e un'app, modello Corea, sia per mappare gli spostamenti del malato nelle 48 ore precedenti il contagio, sia per la telemedicina, e cioè per avviare una "cura domiciliare" attraverso test clinici e contatti diretti con i medici. In merito alle reti sanitarie locali, "se hai delle squadre di intervento veloci, riesci a tenere il malato a casa".
Tamponi - Riguardo ai tamponi, "faremo quelli rapidi anche con il prelievo in macchina", spiega il ministro. Questa procedura, con l'aiuto dell'Istat, consentirà una "mappatura virale del Paese": con un campione di "diversi milioni di cittadini" si capirà quanti italiani "hanno contratto il virus, se e come sono immuni, quanti e in che area possono tornare alla vita normale". Sulle mascherine, "una diffusione intelligente ci aiuta in questa battaglia, purché non le si utilizzi per andare a correre nel bosco e si eviti di usare quelle con il filtro, riservate al personale sanitario", commenta Speranza. Guardando ai numeri dell'epidemia, "ci sono due dati che ci confortano: il numero di ricoveri in terapia intensiva si sta riducendo e questo è fondamentale per il nostro sistema ospedaliero; e si sta abbassando la moltiplicazione dell'infezione.
Mascherine obbligatorie in Lombardia e Toscana - Fa discutere l'ordinanza del governatore della Lombardia, Attilio Fontana, sull'obbligo delle mascherine per chi va in giro da oggi. Ma a seguire la stessa strada è la il presidente della regione Toscana che annuncia una ordinanza in questo senso per oggi stesso, che sarà operativa non appena i dispositivi saranno disponibili. "Leggo sui giornali che sono ripresi troppi comportamenti sbagliati da parte dei cittadini e che ci sono troppi assembramenti. Per questo oggi stesso voglio fare un'ordinanza che rende obbligatorio l'uso della mascherina all'esterno delle abitazioni". Così su Fb il governatore toscano Enrico Rossi. "La mia intenzione - spiega - è che l'ordinanza diventi esecutiva comune per comune a partire dalla data nella quale il Comune stesso ci comunicherà di avere effettuato la consegna a domicilio" della mascherine che la stessa Regione distribuirà alle amministrazioni comunali gratuitamente: come ricordato nello stesso post da Rossi sono 10 milioni di dispositivi, "quasi tre mascherine a testa" per ciascun toscano e ne sono state ordinate "altre dieci milioni di mascherine. Vogliamo dare continuità a questa iniziativa di prevenzione primaria, in linea con le indicazioni" Oms.
Il Papa e lo sport per rilanciare pace e sviluppo - Nell'Angelus della domenica delle Palme, senza pellegrini, nella Basilica di San Pietro vuota causa coronavirus Papa Francesco ha pregato per lo sport, chiedendone il rilancio. Il Pontefice lo ha fatto alla vigilia della giornata mondiale che si celebra il 6 aprile, appunto, e il suo messaggio irrompe nel silenzio di una domenica, l'ennesima ormai, senza calcio, senza alcuno sport giocato. "Lunedì 6 aprile ricorre la Giornata Mondiale dello Sport per la Pace e lo Sviluppo, indetta dalle Nazioni Unite" ha esordito il Pontefice. "In questo periodo, tante manifestazioni sono sospese, ma vengono fuori i frutti migliori dello sport - le parole di Francesco -: la resistenza, lo spirito di squadra, la fratellanza, il dare il meglio di sé. Dunque, rilanciamo lo sport per la pace e lo sviluppo".
Il premier inglese ricoverato - Boris Johnson è stato ricoverato in ospedale "per esami", 10 giorni dopo essere risultato positivo al coronavirus. Il premier britannico non ha superato in questi giorni i sintomi, continuando a manifestare febbre e tosse. "Su consiglio del suo medico, il primo ministro è entrato stasera in ospedale per sottoporsi a esami", ha annunciato una portavoce di Downing Street. "Questa - ha assicurato - è una misura precauzionale poiché il primo ministro continua ad avere sintomi persistenti da coronavirus 10 giorni dopo essere stato testato positivo". Boris Johnson, ha aggiunto la portavoce, "ringrazia il personale dell'Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico) per l'incredibile duro lavoro che sta svolgendo e sollecita la popolazione a continuare a seguire la raccomandazione del governo di stare in casa, proteggere l'Nhs e salvare vite" umane.
La centenaria che ha sconfitto il coronavirus al telefono con Valentino Rossi - Pronto? Sono Valentino Rossi. Sì, il pilota. Sono io, giuro. Signora Italica, volevo farle i complimenti: lei è molto più 'tosta' di me: una vera guerriera. Avessi io la sua energia, continuerei a correre per altri 20 anni. Posso invitarla a una delle mie gare, appena ricomincia il motomondiale? Così mi svela il suo segreto". Valentino ha telefonato a Italica Grondona, la signora genovese di 102 anni che ha sconfitto il Coronavirus. "Avevo espresso un desiderio: conoscere il Dottore. E lui mi ha chiamato. E' stato gentile. E simpatico", ha detto l'anziana paziente. La donna, che sta facendo la convalescenza in una struttura di Sestri Ponente, fino allo scorso anno viveva da sola: tra poco tornerà nella Rsa dove vive e dove ha un poster gigante di Valentino "Sono una sua tifosa. Ho una sua fotografia e un portachiavi con il numero 46 di Rossi che ho attaccato al girello. Sa le ho detto che anche io corro con il mio girello".