21,30 - E' Alcamo il nuovo fronte della lotta al coronavirus. In città aumentano i casi, infatti. Nulla di preoccupante, rispetto a quello che succede in altre aree d'Italia, ma è sempre un campanello d'allarme.
In pratica negli ultimi quattro giorni ci sono stati quattro casi. Uno riguarda una studentessa rientrata da Londra (e che si è sottoposta all'isolamento, evitando contatti con i familiari, brava), poi c'è il caso, ultimo, di un imprenditore.
E in totale i casi sono 15, 10 uomini e 5 donne. Va ricordato che è di Alcamo una delle vittime del coronavirus in provincia di Trapani.
20,00 - Arriva la comunicazione ufficiale. Non ci sarà nemmeno la Processione del Giovedì Santo a Marsala. In realtà era una notizia nota da tempo, viste le restrizioni in atto per contenere il Coronavirus.
Oggi don Giacomo Marino, parroco di Sant'Anna, ha comunicato ufficialmente ciò che già si sapeva. La Processione del Giovedì Santo a Marsala non ci sarà, come non ci sarà quella del Venerdì Santo. Padre Marino nella sua lettera ha voluto ringraziare tutte le persone che già da tempo, con grande passione, avevano cominciato a prepararsi alla Sacra Rappresentazione. Il Parroco di Sant'Anna ha invitato tutti a partecipare, a distanza, sul web e in tv, alle celebrazioni liturgiche della Settimana Santa. Qui la sua lettera.
19,50 - Sono in totale 94 i positivi al Coronavirus in provincia di Trapani, secondo quanto comunica l'Asp provinciale.
L'eventuale differenza con il dato relativo ai casi positivi riportato dalla Regione siciliana è data dal calcolo di soggetti indicati inizialmente come residenti sul territorio trapanese, ma da indagine epidemiologica risultati residenti in altre province.
C'è una nuova persona guarita, salgono così a due nel Trapanese. Ma i deceduti sono 4. Ecco come sono distribuiti i contagi nelle varie città.
Alcamo 17 ; Castelvetrano 7; Erice 5; Valderice 8; Marsala 10; Mazara del Vallo 4; Paceco 2; Salemi 22; Trapani 11; Campobello di Mazara 5; Castellammare del Golfo 3.
Sono 23 le persone ricoverate. 10 sono al reparto Covid dell'ospedale di Trapani, 13 invece sono a Marsala di cui 3 in Terapia intensiva, 2 in Terapia Sub intensiva, 8 in Covid.
Sonon stati effettuati in totale 1869, un centinaio in più rispetto a ieri.
18,55 - Sono 105 i casi di coronavirus in provincia di Trapani. Di questi 22 sono ricoverati, 1 guarito e 3 deceduti e il resto in isolamento domiciliare.
Vediamo come sono distribuiti i casi positivi nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 17 di oggi (martedì 7 aprile), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 107 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 93 (22, 4, 8); Catania, 551 (155, 28, 51); Enna, 273 (168, 1, 15); Messina, 327 (145, 18, 25); Palermo, 276 (74, 29, 12); Ragusa, 47 (7, 4, 3); Siracusa, 80 (42, 26, 7); Trapani, 105 (22, 1, 3).
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana. Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.
18,40 - Nella giornata in cui si registra una nuova vittima per il coronavirus in provincia di Trapani, c'è anche un'ottima notizia. Infatti respirano autonomamente i pazienti più gravi ricoverati al Covid hospital Marsala.
Erano sei i pazienti intubati a causa del Coronavirus, oggi sono stati stubati e respirano autonomamente, entro la giornata di domani potrebbero essere dimessi.
Di questi sei alcuni, i negativizzati al Covid-19 andranno a casa, gli altri ancora positivi andranno in quarantena presso la struttura Villa Zina di Custonaci.
Tra l'altro Tp24 apprende anche che solo l'ospedale di Marsala ha pazienti Covid. A Trapani non ce ne sono più. L'ultimo ricoverato, in gravi condizioni (è collegato al ventilatore polmonare) è stato già trasferito. E adesso la Rianimazione di Trapani non accetta più Covid.
17,50 - Si mantiene costante il trend di questi giorni sulla diffusione del Coronavirus in Sicilia.
Sono attualmente 1859 le persone positive al Codiv sull'isola, 44 in più di ieri. Tra ieri e oggi sono guarite 5 persone. Mentre si registrano due vittime, un dato negativo ma al ribasso rispetto ai giorni precedenti.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (martedì 7 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 24.857 (+1.393 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.097 (+51), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.859 persone (+44), 113 sono guarite (+5) e 125 decedute (+2).
Degli attuali 1.859 positivi, 635 pazienti (-2) sono ricoverati - di cui 73 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.224 (+46) sono in isolamento domiciliare.
16,00 - E' Rosario Bonanno, 78 anni, la prima vittima di coronavirus a Mazara del Vallo.
«La città di Mazara del Vallo è vicina alla famiglia del nostro concittadino Rosario Bonanno di 78 anni, rimasto vittima del coronavirus. Il signor Bonanno era ricoverato dal 22 marzo presso il reparto di rianimazione Covid-19 dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala, con un quadro clinico particolarmente delicato. Giungano alla famiglia le più sentite condoglianze dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale tutto».
Lo dichiara il Sindaco Salvatore Quinci, appresa la notizia della morte di Rosario Bonanno, prima vittima da coronavirus a Mazara del Vallo.
15,00 - Come sappiamo ormai da settimane, non si terranno le tradizioni processioni del Giovedì e del Venerdì Santo a Marsala. Mentre dalla Confraternita di Sant'Anna, che organizza la processionedel Giovedì Santo, tutto tace, dal Santuario della Madonna Addolorata arriva una nota ufficiale di Nino Guercio, priore, e di padre Narciso, rettore. La potete leggere cliccando qui.
12,35 - Altro decesso per Coronavirus in provincia di Trapani, è il quarto. Si tratta di un uomo di 78 anni di Palermo, ma residente a Mazara del Vallo, ricoverato al Covid Hospital di Marsala.
E' morto ieri sera per le complicanze dell'infezione da Coronavirus. L'uomo era stato ricoverato due settimane fa all'Ospedale Paolo Borsellino di Marsala, da qualche giorno trasformato in Covid Hospital. Era positivo al tampone, e pare abbia contratto il virus durante una crociera. Le sue condizioni, nel momento del ricovero, erano subito apparse gravi. Ieri sera il decesso.
Si tratta del secondo decesso a Marsala dovuto al Coronavirus, il quarto in provincia di Trapani.
12,30 - Il Prefetto di Trapani ha ieri tenuto una riunione, in videoconferenza, con le forze dell'ordine della provincia. Si è deciso di rafforzare i controlli anti - coronavirus in vista delle vacanze pasquali, che tutti noi cittadini saremo costretti a trascorrere a casa a causa dell'emergenza coronavirus.
Siccome molti hanno la tentazione di raggiungere la casa a mare, o di fare una gita fuori porta, le forze dell'ordine saranno in strada per controllare il traffico e multare chi non si sposta solo per stretta necessità.
Ricordiamo anche che a Pasqua e a Pasquetta i supermercati saranno chiusi.
11,10 - E' virale sui cellulari tra facebook e whatsapp il video di un bimbo di pochi anni che piange e spiega di non voler stare più chiuso in casa. Lo vedete qui.
10,30 - Anche in provincia di Trapanii Carabinieri consegnano le pensioni a casa degli anziani. Le immagini di questo articolo si riferiscono ad Erice Vetta, dove la popolazione è abbastanza anziana, e anche isolata.
07,00 - Cala ancora l'onda del coronavirus in Sicilia. E mentre Governo regionale e Comuni tentano di mettersi d’accordo su come distribuire bonus spesa ai cittadini in difficoltà, esce uno studio dell'Università di Palermo che non deve far abbassare la guardia. L'epidemia di Coronavirus terminerà in Sicilia prima che altrove.
In provincia di Trapani? Siamo a quota cento. E all'ospedale di Marsala si tenta di rimettere le cose a posto con il pronto soccorso.
LO STUDIO - Lo ha realizzato il Dipartimento di scienze economiche, aeziendali e statistiche dell’università di Palermo, che ha elaborato un modello statistico che prova a dare una risposta su quanto finirà l'epidemia sull'Isola.
Secondo quanto messo a punto dagli studiosi il risultato - che va comunque preso solo come uno studio -, perché è impossibile sapere di preciso quando finirà un'epidemia, la Sicilia uscirà prima delle altre regioni del Sud e prima di tutte le altre regioni italiane.
Entro la fine della settimana il numero medio di nuovi contagiati al giorno dovrebbe scendere a 20 e si dovrebbe arrivare a 10 entro il 15 (precisamente tra l’8 e il 15).
Alla base della ricerca ci sono sempre i dati forniti dalla protezione civile e quella del team – composto da Andrea Consiglio, Vito Muggeo, Gianluca Sottile, Vincenzo Genova, Giorgio Bertolazzi e Mariano Porcu.
La Sicilia, quindi, dove l’andamento della diffusione del Covid-19 è stato molto più lento che altrove, in base al modello statistico, dovrebbe, dunque, registrare prima del resto del Paese una diminuzione evidente dei contagi.
COSA DICONO I DATI SICILIANI?
Ieri sono stati effettuati ben 1560 tamponi, e i positivi sono risultati 52. I positivi, pertanto, in totale, sono 2046. Ci sono 7 morti in più. Due positivi su tre sono a casa. Scendono i malati in terapia intensiva: sono 74.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 23.464 (+1.560 rispetto a domenica).
Di questi sono risultati positivi 2.046 (+52), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.815 persone (+41), 108 sono guarite (+4) e 123 decedute (+7).
Degli attuali 1.815 positivi, 637 pazienti (+5) sono ricoverati - di cui 74 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.178 (+36) sono in isolamento domiciliare.
BONUS SPESA DELLA REGIONE. CI SONO I PRIMI INTOPPI
Ci sono degli intoppi per il trasferimento dalla Regione ai Comuni dei fondi destinati a finanziare i buoni spesa ai cittadini caduti in stato di povertà per via dell’emergenza Coronavirus.
I Comuni stanno utilizzando per i primi buoni spesa i fondi propri e i 45 milioni di euro stanziati dallo Stato. Questi ultimi utilizzabili con procedure più agili rispetto a quanto preventivato dalla Regione su cui si è avuto un momento di frattura con l’Anci, l’associazione dei comuni. Solo da maggio i Comuni potranno erogare una parte dei 100 milioni di euro messi sul tavolo da Musumeci, ma con regole diverse. L’Anci ha detto alla Regione, infatti, che fin quando non si supereranno alcuni paletti è meglio tenere i soldi dove sono.
Dalla scorsa settimana i sindaci hanno cominciato l’iter per erogare i bonus. Ogni sindaco può spendere quei soldi direttamente o tramite associazioni di volontariato, i Comuni possono quantificare come vogliono, in maniera diversa gli aiuti e non ci sono particolari obblighi di rendicontazione. I beneficiari dovranno esibire un’autocertificazione per ottenere l’assegno.
Ci sono sostanziali differenze di utilizzo tra i fondi statali e quelli regionali per i Comuni. Per i utilizzare i fondi regionali ogni Comune dovrà pubblicare online un bando, con un modello prestampato fornito dalla Regione, che dovrà essere compilato e presentato dai richiedenti del sussidio per certificare il proprio stato di povertà. Ma c’è una grande differenza rispetto a quanto fatto dai Comuni in questi giorni. Perchè la Regione vuole imporre che i beneficiari del bonus non abbiano alcun reddito o ammortizzatore sociale attivo: “non devono aver percepito reddito di cittadinanza, naspi, Rei, assegni di mobilità, cassa integrazione o pensione e non devono avere rendite”. I Comuni invece in questi giorni stanno distribuendo bonus, anche piccoli, anche a chi percepisce redditi minimi, tra i 400 e i 560 euro.
Il decreto della Regione prevede anche 5 diverse fasce di bonus: 300 euro per i single, 400 per le coppie, 600 per le famiglie di tre membri, 700 per i nuclei di 4 componenti e 800 euro per chi conta 5 o più familiari.
Fasce diverse rispetto a quelle stabilite dai Comuni per i sussidi nazionali.
La Regione inoltre impone una rendicontazione puntuale, su cui l’Anci ha fatto sentire il proprio disappunto.
Con il documento dell’Anci “i sindaci chiedono che “l'erogazione delle somme ai Comuni avvenga solo dopo i chiarimenti richiesti. E ciò anche in attesa delle intese con la Protezione Civile nazionale, l'Agenzia della Coesione e la Commissione Europea”.
E IN PROVINCIA DI TRAPANI?
Il virus cammina lentamente anche in provincia di Trapani. Mentre all’ospedale di Marsala si cerca di correre ai ripari ad una iniziale “distrazione” con il punto d’emergenza del “Paolo Borsellino, diventato Covid Hospital. Oggi su Tp24 raccontiamo di come ci si sta attrezzando e delle infinite polemiche sul pronto soccorso.
Nel frattempo quali sono i dati sui contagi?
Per la Regione i malati in provincia sono 100, l'Asp invece ne dichiara 94, questo perchè ci sono 6 malati che in realtà sono residenti altrove.
Andiamo al dettaglio. Questi i malati per città: Alcamo 16 ; Castelvetrano 7; Erice 5; Valderice 8; Marsala 10; Mazara del Vallo 4; Paceco 2; Salemi 22; Trapani 12; Campobello di Mazara 5; Castellammare del Golfo 3
I ricoverati 24, di questi 10 sono a Trapani, nel reparto Covid dell'ospedale, e 14 a Marsala, dei quali 4 in terapia intensiva, 2 in terapia sub intensiva, e 8 nel reparto covid.
Il guarito rimane sempre uno. I morti sono tre. Totale tamponi effettuati: 1763, un centinaio in più di domenica.
CALTANISSETTA. Abbiamo visto in queste giorni come le Asp in Sicilia siano bravissime a complicarsi da sole la vita, ai tempi dell'emergenza coronavirus. Ed è singolare la vicenda che è accaduta a Caltanissetta: l'Asp locale ha assunto un giovane, un operatore socio sanitario, che per prendere servizio è tornato dal Nord Italia, dove era emigrato. Dopo la quarantena iniziale, l'uomo ha cominciato a lavorare, e si è scoperto che aveva contratto il coronavirus... Qui la storia.
SOLIDARIETA'. Continuano le inziative per aiutare chi è in difficoltà. Qui raccontiamo la donazione dei supermercati Decò.