Il Corononavirus cambia il mondo della scuola. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge che contiene le norme relative agli Esami di Stato e alla valutazione degli studenti per l’anno scolastico 2019/2020. Provvedimenti che, ovviamente, tengono conto dell’emergenza coronavirus.
Il decreto presentato dal ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina se non si tornerà in classe entro il 18 maggio, prevede la promozione all'anno successivo per tutti gli studenti degli anni intermedi, un'unica prova orale telematica per i 500 mila maturandi, niente esami di terza media ma solo una valutazione del consiglio di classe che tenga conto di un elaborato preparato dagli studenti.
Nel decreto è prevista l'assunzione di 4500 professori per colmare i buchi lasciati dai pensionati. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha dato il via libera anche alle assunzioni per recuperare parte dei posti liberati nell'estate del 2019 da quota 100. Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede il decreto scuola:
Esami di Stato - Se non si torna entro il 18 maggio l’esame di maturità riguarderà soltanto una prova orale. Rientro a scuola prima del 18 maggio, in questo caso si farà una maturità light con seconda prova a carattere nazionale sostituita da una prova predisposta dalla singola commissione di esame affinché detta prova sia aderente alle attività didattiche in concreto svolte nel corso dell’anno scolastico. Rientro a scuola dopo il 18 maggio- Nel caso per ragioni sanitarie gli esami non possano svolgersi in presenza si prevede l’eliminazione delle prove scritte di esame e la sostituzione con un unico colloquio, stabilendone contenuti, modalità e punteggio e specifiche previsioni per i candidati esterni. Commissioni - Si conferma che la commissione sarà composta solo da docenti interni con il presidente esterno.
Se non si tornerà in classe, per la scuola media l’esame sarà ridotto ad una tesina - Il testo definitivo, prevede non soltanto la valutazione da parte del Consiglio di classe, ma anche l’elaborazione di “un elaborato del candidato”. Sulla base dell’evolversi dell’emergenza sanitaria, quindi, il Ministero potrà derogare gli articoli 8 e 10 del Decreto legislativo del 13 aprile n 62 relativamente alle prove dell’esame delle secondarie di I grado. Ricordiamo che l’esame è costituito da tre prove scritte ed un colloquio, valutati con votazioni in decimi. E’ la commissione d’esame che predispone le prove d’esame ed i criteri per la correzione e la valutazione. Limitatamente all’anno scolastico 2019/2020, ai fini dell’ammissione dei candidati agli esami di Stato, si prescinde dal possesso dei requisiti di cui all’articolo 13, comma 2. Nel detto articolo comma 2 sono contenuti i seguenti requisiti: frequenza di tre quarti del monte ore annuale; votazione non inferiore ai sei decimi.
Gli studenti potranno, quindi, essere ammessi anche senza una valutazione positiva.
Promozione studenti - Tutti gli alunni potranno essere ammessi all’anno successivo, ma si recupererà a settembre. Sarà derogato l’articolo 1 comma 3 lettera a del decreto del Presidente della Repubblica del 22 giugno 2009, n 122. In esso, è contenuto il seguente passaggio: “Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e, ai sensi dell’articolo 193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell’alunno e’ riferita a ciascun anno scolastico.” Si tratta di una opzione che potrà essere attivata, secondo quanto previsto dalla bozza, sulla base del rientro o meno degli studenti a scuola. Tutto dipenderà dall’evolversi dell’emergenza sanitaria. Saranno le ordinanze del Ministero a dare indicazioni più chiare. La deroga tiene conto anche tenuto conto del possibile recupero degli apprendimenti che sarà attivato dal 1 di settembre 2020.
Scrutini a distanza se non si rientrerà a scuola - Ordinanza/e Ministro - Il Ministro può emanare uno o più specifiche ordinanze, per il solo a.s. 2019/20, relative alla valutazione finale degli alunni e agli esami di Stato nei casi e nei limiti indicati nel decreto medesimo. Valutazione primaria e secondaria primo e secondo grado - La valutazione, com’è noto, è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe, per la scuola primaria, e dal consiglio di classe per la secondaria di primo grado. I consigli sono presieduti dal dirigenti scolastico. Analogamente, per la scuola secondaria di secondo grado, la valutazione degli studenti della scuola secondaria di secondo grado è effettuata dal consiglio di classe. I consigli di classe, almeno sino ad ora, si sono riuniti in presenza, cosa che potrebbe cambiare, per il corrente anno scolastico, a causa dell’emergenza dettata dal coronavirus. Valutazione telematica - In caso di mancato rientro a scuola entro il 18 maggio 2020 o per ragioni sanitarie non sia possibile svolgere esami in presenza, sarà possibile prevedere in deroga, tramite ordinanza ministeriale, la valutazione degli alunni, ivi compresi gli scrutini finali, anche in modalità telematiche. Gli scrutini, dunque, in base a come evolverà la situazione epidemiologica, potranno svolgersi telematicamente. D’altra parte, le scuole già operano su piattaforme in cui svolgono la didattica a distanza. Utilizzando le stesse o altre applicazioni sarà possibile svolgere online consigli e collegi.
Graduatorie istituto - Graduatorie d’istituto, no ad aggiornamento per il 2020/21. Proroga di un anno delle graduatorie di istituto attualmente vigenti, compresi i relativi elenchi aggiuntivi da compilarsi, per la finestra di inserimento del 2020/21, entro il 31 agosto 2020, anche per i soggetti in possesso del solo titolo di specializzazione sul sostegno. L’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento invece viene anticipato al 2020/21, con efficacia dal 2021/22. Un provvedimento che, se confermato, non trova il consenso di numerosi precari che in questi anni hanno lavorato anche da MAD nella giungla delle assegnazioni delle supplenze. D’altro canto ci sono docenti che non hanno ancora potuto conseguire i 24 CFU utili per il primo inserimento e adesso tutte le attività in presenza sono sospese.
Didattica a distanza - Didattica a distanza dovrà essere garantita a tutti gli studenti, diventa quindi obbligatoria per decreto. La didattica a distanza non è più solo consigliata ma diventa obbligatoria. Questo quanto contenuto nel testo del DL scuola approvato dal CdM. “In corrispondenza della sospensione – così recita il Decreto – il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza”. A settembre possibile riapertura anno scolastico con didattica a distanza. Non è uno scenario fantascientifico quello di una apertura in modalità didattica a distanza per il 2020/21. Ci sarebbero tutti i sentori in quella “fase 2” dell’emergenza che potrebbe significare per le scuole ancora chiusura.
Fase 2 e scuola
Di certo è che se l’emergenza dovesse perdurare le scuole sarebbero le prime imputate, non potendo garantire la sicurezza richiesta. Basti pensare alle aule che non consentono di certo una distanza di un mentre tra un alunno ed un altro o tra gli studenti e il docente, mentre il Ministro ha già affermato che non si tornerà in classe con le mascherine.
L’unica soluzione è quindi quella della didattica a distanza, per la quale al Ministero sta lavorando. Da un lato dando indicazioni ben precise sulla sua “esecuzione”, dall’altro trasformandola in un servizio da garantire per gli studenti (al meno secondo quanto contenuto nella bozza di decreto che probabilmente sarà varanto quest’oggi). Infine, fornendo aggiornamento e contenuti a scuole e docenti. E’ stato lo stesso Ministro ad aver confermato la possibilità di un prosieguo della Didattica a distanza, in autunno. “E’ previsto un piano per riprendere le scuole in modalità in distanza se si riproponesse il problema virus anche in autunno?” ha chiesto Fazio. “E’ uno degli scenari a cui stiamo pensando”, ha risposto Lucia Azzolina. “Penso al problema atavico alle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza. Con lo staff del Ministero lavoreremo a tutti gli scenari”.