19,20 - Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 16 di oggi (domenica 12 aprile), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 123 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 110 (21, 8, 10); Catania, 573 (132, 57, 59); Enna, 289 (180, 16, 20); Messina, 354 (134, 40, 35); Palermo, 316 (68, 41, 19); Ragusa, 57 (6, 4, 5); Siracusa, 99 (50, 39, 10); Trapani, 109 (14, 16, 4).
19,00 - Salgono a 115 i positivi al Coronavirus in provincia di Trapani. Sono 10 le persone guarite, 14 i ricoverati.
E' sempre Salemi la città con più contagiati. Ma nelle ultime ore Alcamo e Trapani hanno visto aumentare i propri positivi al Covid.
Questa la situazione nelle città: Alcamo 22; CastelVetrano 8; Erice 5; Valderice 14; Marsala 9; Mazara del Vallo 4; Paceco 3; Salemi 24; Trapani 16; Campobello di Mazara 5; Castellammare del Golfo 3; Gibellina 1; Buseto Palizzolo 1
Sono 14 i rivoverati di cui 8 al reparto Covid dell'ospedale di Trapani.
Gli altri sei si trovano a Marsala, 2 in terapia intensiva, una in sub intensiva, 3 in Covid. Il dato relativo ai ricoveri tiene conto delle dimissioni avvenute ieri, 11 aprile.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 41 tamponi, che fanno arrivare il totale a 2.438. Restano 4 i decessi. Mentre i guariti sono 10. 7 dimessi da Covid-hospital Marsala, di cui 1 dimesso ieri, proveniente da Salemi di 53 anni; 2 dimessi da S.Antonio Abate (Tp) di cui 1 ieri, di 83 anni di Paceco; 1 negativizzato in isolamento domiciliare.
I dimessi da Covid-hospital sono guariti e rientrati nei loro domicili privati.
L'eventuale differenza con il dato riportato dalla Regione siciliana è data dal calcolo di soggetti indicati inizialmente come residenti sul territorio trapanese, ma da indagine epidemiologica risultati residenti in altre province.
17,55 - Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 16 di oggi (domenica 12 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 36.098 (+2.311 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.416 (+52), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.030 persone (+29), 223 sono guarite (+14) e 163 decedute (+9).
Degli attuali 2.030 positivi, 605 pazienti (-15) sono ricoverati - di cui 53 in terapia intensiva (-5) - mentre 1.425 (+44) sono in isolamento domiciliare.
17,15 - Vietato fare scampagnate per Pasqua. E a Palermo la gente si organizza .. sui tetti delle case, come si vede in questo video, pubblicato da Fabrizio Ferrandelli.
E' una giornata di Pasqua surreale quella vissuta in città. Poche le persone in giro anche se qualcuno è incappato nei posti di blocco.
"Fino ad ora (il bilancio è delle 12.45) circa il 10% delle persone controllate è stato sanzionato perché non in regola con le misure previste dal governo", si legge sul sito dell'Ansa.
Ma ci sono anche scene come questa.
Qui un altro video.
11,05 - Altra vittima di Alcamo per il coronavirus. E anche questa volta si tratta di un uomo che viveva fuori, come vale per la maggior parte delle vittime trapanesi di questa epidemia.
E' morto Pino Vaccaro, aveva 84 anni. Viveva in Svizzera a Basilea. Ad Alcamo i Vaccaro sono abbastanza noti, perchè due fratelli di Pino, Enzo e Giovanni, hanno giocato a calcio a buoni livelli.
Per Vaccaro dalla diagnosi al decesso, purtroppo, sono passati solo quattro giorni.
Con lui salgono a quattro gli alcamesi vittime del coronavirus. Due emigrati, e due anziani deceduti negli ospedali di Alcamo e Palermo.
10,25 - Anche Buseto Palizzolo, piccolo Comune della provincia di Trapani, ha il suo caso di coronavirus. Lo fa sapere il Sindaco, Roberto Maiorana: " A Buseto abbiamo avuto il riscontro di un tampone con esito positivo al COVID19. Si tratta di un soggetto che sta bene, che gode di buona salute, asintomatico, proveniente da una struttura sanitaria dove prima di essere dimesso era stato sottoposto a un tampone, risultato negativo. Da questa struttura è arrivato in sicurezza, si è posto in quarantena precauzionale, mantenuto scrupolosamente l’isolamento anche dai familiari e allo scadere del periodo previsto è stato sottoposto a un secondo tampone, questa volta purtroppo risultato positivo".
"L’ASP si è già attivata, come tutto l’apparato di monitoraggio - aggiunge il Sindaco - .A questa persona, che conosco personalmente e che stimo, auguro di trascorrere serenamente questo periodo, pur se privato dal contatto con i propri cari, nell’attesa che un nuovo tampone ne stabilisca la guarigione e sancisca la fine di una brutta avventura".
07,00 - Tutti a casa. Città e aree di villeggiatura blindate. La Sicilia oggi vive la Pasqua più triste. Quella della quarantena per l’emergenza Coronavirus.
Tutto chiuso, anche i supermercati, saranno aperti, oggi, soltanto le farmacie, e la mattina solo le edicole. Per il resto sia oggi che domani nessuna attività commerciale sarà aperta ed è vietata anche la consegna di cibi a domicilio. Non sarà possibile spostarsi. Sono previsti oggi e domani controlli a tappeto in tutte le città e nelle zone di villeggiatura. In molte zone della Sicilia verranno messi in campo anche i droni e voleranno sulle nostre teste gli elicotteri per beccare eventuali assembramenti. Si tengono d’occhio le case di villeggiatura, per evitare che le persone di diversi nuclei familiari possano riunirsi per le tradizionali grigliate. Quest’anno è assolutamente vietato.
Nel frattempo i dati sul Coronavirus in Sicilia indicano una diffusione stabile, con un aumento dei guariti. In provincia di Trapani ieri mattina il manager dell’Asp Fabio Damiani aveva espresso soddisfazione per la percentuale in ribasso dei positivi in rapporto ai tamponi effettuati. Ma il conto dei contagiati attuali in provincia sale da 99 a 107.
Il Governo Regionale negli ultimi giorni ha dovuto fare i conti con la crisi da coronavirus, e ha predisposto un piano da 1,5 miliardi per famiglie e imprese. Ma Musumeci deve anche fronteggiare l’emergenza immigrazione a Lampedusa, dove gli abitanti dell’isola protestano per l’imminente arrivo di imbarcazioni dal Nord Africa preoccupati per le condizioni sanitarie che dovrà affrontare l’isola.
IMMIGRAZIONE, MUSUMECI: NAVE PER QUARANTENA
Fermare gli sbarchi a Lampedusa e impedire l'approdo della nave Alan Kurdi che naviga a sud della Sicilia perché nell'isola dell'accoglienza "non ci sono le condizioni di sicurezza e sarebbe un'ecatombe".
E' l'allarme lanciato da abitanti e imprenditori locali, che hanno anche scritto al governatore Nello Musumeci, "chiedendo aiuto" nel vedere "una nave di una Ong che vorrebbe attraccare" e che ha bordo ha più di 100 persone, con qualcuno di loro che starebbe male".
"Quello che temevo sta accadendo: mi segnalano, infatti, l'imminente arrivo di barconi di migranti verso le coste siciliane. Il che contribuisce ad accentuare un clima di preoccupazione che già da tempo si registra nella comunità isolana a causa dell'epidemia in corso. Non si può continuare a scaricare sul sistema siciliano il peso del cinismo europeo. Né si può restare insensibili all'appello degli esausti imprenditori di Lampedusa, al cui grido di dolore mi unisco. Al presidente Conte - e gliel'ho anche scritto - desidero ribadire che il governo della Regione è contrario a ogni soluzione che non sia quella di approntare un'adeguata nave da ormeggiare in rada in cui far trascorrere la quarantena ai migranti, prima di destinarli ad altri paesi europei. Non sono appassionato alla polemica e non faccio propaganda su vite umane, ma se proprio ieri abbiamo dovuto isolare l'hotspot di Pozzallo, per la presenza di un giovane positivo, approntare strutture adeguate é indispensabile anche per la tutela del diritto alla salute di ciascuno".
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
UN PIANO DA 1,5 MILIARDI PER FAMIGLIE E IMPRESE SICILIANE
1,5 miliardi di euro, a tanto ammonta l’insieme di misure per famiglie, imprese e partite Iva pensato dal Governo Regionale. Si tratta di fondi europei che serviranno a finanziare le fasce più deboli, aziende, professionisti, e artigiani in difficoltà a causa della crisi da Covid-19. Aiuti che andrebbero a finire anche a quelle persone che lavorano in nero e agli ambulanti.
Gaetano Armao, assessore all’Economia, nel decreto ha inserito delle norme che hanno l’obiettivo di svincolare i fondi europei dalle ingarbugliate procedure di spesa a cui sono soggetti.
In particolare dagli attuali 100 milioni di euro previsti per i bonus alle fasce deboli si passerà a 250 milioni di euro. Si pensa di stanziare altri 300 milioni di contributi comunitari per creare presso l’Irfis un fondo per il finanziamento al consumo per le famiglie, si tratta di prestiti fino ad un massimo di 5 mila euro per persone con reddito inferiore a 15 mila euro e che dichiarino di non godere di analoghe misure a carico di fondi statali o europei». Mini prestiti, quindi, per far ripartire i consumi, e che andranno restituiti in 36 rate a partire dal gennaio 2022.
Altri 400 milioni di euro sono destinati alle imprese in crisi per vie dal lockdown. Possono ricevere un credito massimo di 15 mila euro le aziende con domicilio fiscale in Sicilia dal almeno dal 31 dicembre 2019 e che nel 2018 abbiano dichiarato un utile netto non superiore a 30 mila euro e con un massimo di 5 dipendenti.
Ircac e Crias gestiranno il budget per artigiani e cooperative, 100 milioni a testa. Nella bozza del piano anche 50 milioni per le società partecipate, 25 milioni soltanto a Riscossione Sicilia per compensare le minori riscossioni a causa della sospensione di molti tributi. Gli altri 25 milioni vanno alle società pubbliche e servono per coprire le perdite di quest’anno. Ai Comuni andranno altri 300 milioni di euro per compensare le perdite per la sospensione dei tributi locali. La bozza prevede 100 milioni per la manutenzione straordinaria degli immobili regionali, 230 milioni per le gare per assegnare le tratte di trasporto pubblico su gomma e via mare. 100 milioni per la digitalizzazione in scuole e enti di formazione. Più altre misure per stabilimenti balneari. stop di canoni per le concessioni, e contributi allo sport.
Intanto ieri il governo ha stanziato 27 milioni di euro per permettere ad oltre cinquantamila utenti di non pagare l'affitto del proprio alloggio popolare per i prossimi sei mesi.
“Un provvedimento - commenta il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - che rientra nell'ampio quadro varato dal mio governo di sostegno e aiuti alle famiglie e all'economia dell’Isola, per fronteggiare l’epidemia. Le doverose restrizioni devono accompagnarsi a concreti aiuti alle persone, affinché tutti mantengano quella dignità che consenta di confidare nel futuro”.
"Attraverso tale manovra - aggiunge l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone - il governo Musumeci assicurerà gli introiti degli affitti agli Istituti autonomi case popolari, sgravando per un massimo di sei mesi gli inquilini delle fasce economiche più deboli dal pagamento del canone mensile. Aggiungiamo così un'ulteriore misura concreta a difesa delle famiglie siciliane più esposte alle ripercussioni di una crisi epocale come quella del coronavirus".
I DATI IN SICILIA
Si mantiene stabile il trend di aumento dei positivi al Coronavirus in Sicilia. Rispetto a venerdì gli attualmente positivi sono 34 in più, ma sono anche aumentati i tamponi effettuati, oltre 2600. Aumentano anche le persone guarite, stabile il trend dei deceduti. Mentre ci sono meno pazienti ricoverati, soprattutto in terapia intensiva.
Questo il quadro. Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 33.787 (+2.631 rispetto a venerdì).
Di questi sono risultati positivi 2.364 (+62), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.001 persone (+34), 209 sono guarite (+22) e 154 decedute (+6).
Degli attuali 2.001 positivi, 620 pazienti (-10) sono ricoverati - di cui 58 in terapia intensiva (-4) - mentre 1.381 (+44) sono in isolamento domiciliare.
I DATI IN PROVINCIA DI TRAPANI
Secondo l'Asp di Trapani sono 107 i contagiati in provincia. La classifica è sempre guidata da Salemi, incalzata da Alcamo, mentre l'incremento maggiore l'ha avuto Valderice. Marsala meno di 10 casi, ed è la città più grande della provincia.
Ecco la loro distribuzione nelle città: Alcamo 21; Castelvetrano 8; Erice 5; Valderice 12; Marsala 9; Mazara del Vallo 4; Paceco 2; Salemi 23; Trapani 13; Campobello di Mazara 5; Castellammare del Golfo 3; Gibellina 1; Buseto Palizzolo 1
I ricoverati sono 14. Di questi, 8 sono a Trapani nel reparto Covid, e 6 sono a Marsala, due nel reparto Covid, due in terapia sub intensiva, e due in terapia intensiva.
Il dato relativo ai ricoveri tiene conto delle dimissioni avvenute ieri, 11 Aprile. Sono state dimesse ben 7 persone.Tra queste uomo di 53 anni di Salemi che era ricoverato a Marsala. Una donna di 83 anni di Paceco che era ricoverata a Trapani, e una persona che era a casa. I dimessi dall'ospedale sono tutti rientrati a casa.
I tamponi effettuati sono 2397. Ieri ne sono stati fatti 221, di questi 170 hanno riguardato pazienti in quarantena. I morti sono 4, i guariti 10.
“MENO POSITIVI IN PERCENTUALE RISPETTO AI TAMPONI”
Dall' 8 marzo 2020, data in cui è stata attivata l'esecuzione dei tamponi in modo autonomo sul territorio, si registra un calo dei casi positivi in percentuale sul numero dei casi tamponati.
Su una media di oltre 200 tamponi eseguiti ogni giorno, compresi quelli effettuati sui pazienti in quarantena, il numero dei positivi è in percentuale nettamente inferiore rispetto già a due settimane fa”. E' l'analisi del direttore generale dell'Asp di Trapani, Fabio Damiani, alla luce dell'andamento e dell'evoluzione dell'infezione da coronavirus nel territorio trapanese.