Il governo regionale presieduto da Nello Musumeci ha terminato la Finanziaria ed è stata trasmessa all’ARS.
Si attende che il parlamento siciliano la approvi. Un testo di 26 articoli, una finanziaria definita dallo stesso Musumeci “emergenziale”.
Tutte le risorse provengono da fondi extraregionali, c’è da fronteggiare una fortissima crisi economica, molte aziende sono crollate e tante altre faticheranno a riaprire. I Comuni sono in rosso, le famiglie hanno grandi difficoltà .
L’emersione di nuove sacche di povertà ha costretto gli Enti Locali a rivedere la distribuzione delle risorse e dei buoni spesa, l’emergenza è molto più grande di quella che viene raccontata e percepita dalla politica.
Le risorse regionali vengono distribuite per settori, la Scuola avrà 120 milioni di euro, cifra destinata alla formazione professionale, alla dispersione scolastica e per garantire i livelli occupazionali del settore, per potenziare la digitalizzazione scolastica.
Per i Comuni verrà istituito un Fondo, i Sindaci sono allo stremo, le mancate entrate dei tributi locali rende l’attività precaria, per questo ai Comuni andranno circa 200 milioni di euro.
A cui si aggiungono le somme per aiutare le fasce deboli del proprio territorio. Inoltre sono previsti 100 milioni di euro per istituire un Fondo presso l’Irfis con cui si potrà accedere a dei prestiti concessi fino a 5 mila euro ad interessi zero e in parte a fondo perduto.
E’ prevista anche la sospensione delle tasse di concessione governativa di spettanza regionale, i tributi per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, i canoni per le concessioni demaniali marittime, i ruoli istituzionali e irrigui dei Consorzi di bonifica dell'ultimo triennio.
Per le imprese è previsto un duplice intervento, da una parte le sovvenzioni e poi i finanziamenti per il credito di esercizio.
Presso l’Irfis verrà istituito un Fondo di 170 milioni di euro, i prestiti concessi, anche qui in parte a fondo perduto, possono essere erogati fino a 15 mila euro ad interessi zero.
Dieci milioni di euro dell’intero Fondo sono destinati all’editoria siciliana e alla stampa online.
Presso la Crias verrà attivato un Fondo per gli artigiani ( prestiti previsti fino a 15 mila euro, interessi zero), mentre l’Ircac metterà a disposizione 50 milioni di euro per le cooperative con possibilità di erogazioni fino a 50 mila euro.
Ci sono misure anche a sostegno della pesca, dell’agricoltura e del turismo, settori questi duramente colpiti con una crisi economica che non si arresterà a breve.
Sono state giornate in cui la giunta regionale ha tenuto delle sedute fiume pur di concretizzare tutti gli interventi possibili alle categorie in difficoltà, una serie di aiuti che adesso passeranno al vaglio dell’ARS.
Già nei giorni scorsi l’opposizione era pronta a battagliare contro i ritardi del governo regionale, tra meno di dodici giorni scadrà l’esercizio provvisorio.
Peppino Lupo, capogruppo del Pd, aveva tuonato: “Il Governo Musumeci è nel pallone. Una manovra di forte impatto è indispensabile per tamponare gli effetti economici dell’emergenza Coronavirus, ma a Palazzo d’Orleans continuano incomprensibilmente a perdere tempo. Oltretutto – aggiunge Lupo – non comprendiamo la strategia del presidente Musumeci: da un lato applica misure più restrittive rispetto a quelle indicate dal governo nazionale, ad esempio vietando l’apertura dei negozi di generi alimentari ed il servizio a domicilio nei giorni festivi, dall’altro chiede la riapertura dei cosiddetti ‘grandi cantieri’. Delle due, l’una: o in Sicilia il picco di contagi non è ancora stato superato e dunque servono provvedimenti di chiusura, o il picco è alle spalle e dunque si può parlare di riapertura”.
Musumeci non fa solo i conti con l’opposizione ma anche con gli alleati, il fuoco amico proviene dalla Lega.
Prima dell’emergenza talune questioni politiche non sono state risolte, la Lega sarebbe dovuta entrare in giunta, il passaggio doveva formalizzarsi dopo una serie di incontri e quindi la maggioranza anche in parlamento sarebbe mutata.
Tutto è rimasto fermo ma il capogruppo del Carroccio, Antonio Catalfamo, parla chiaro: “Non è scontato l’appoggio della Lega alla Finanziaria”.
Il partito di Matteo Salvini chiederà di mettere mani solo a tutto ciò che l’emergenza da Covid-19 ha prodotto, dagli aiuti ad imprese e famiglie ai Comuni, nessun’altra voce verrà accettata: “Non apprezzeremmo – dice Catalfamo - l’uso spasmodico di norme cornice onnicomprensive, a cui debbano seguire decreti attuativi”.
Il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, al termine della conferenza dei capigruppo, ha comunicato all'Aula il calendario dei lavori per l'esame dei disegni di legge di Bilancio e Legge di Stabilità, che il governo ha trasmesso stamattina all'Ars.
"Entro il 21 aprile le commissioni di merito dovranno dare il parere su entrambi i documenti contabili - ha detto Miccichè -. La commissione Bilancio deve completare i lavori entro il 24 aprile. Il 25, i due disegni di legge verranno incardinati. Fino al 26, alle 16, si potranno presentare gli emendamenti e dal 27, alle 16, si comincerà a votare. Se è necessario - ha aggiunto il presidente - ci riuniremo sia di mattina che di pomeriggio e, se serve, si lavorerà anche di domenica".
La conferenza dei capigruppo ha stabilito che "gli emendamenti aggiuntivi saranno ritenuti inammissibili. In Aula, non saranno accettati sub emendamenti da parte di singoli deputati e gruppi parlamentari. Infine, verrà dato mandato ai presidenti di commissione di dichiarare inammissibili gli emendamenti non attinenti al testo", ha concluso Miccichè.