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18/04/2020 06:00:00

Trapani, il manager dell'Asp: “Stiamo lavorando tanto per contenere il virus”

Fabio Damiani, Manager dell’ASP 9 di Trapani, si è tenuta a Palermo una riunione con tutti i vertici delle ASP della Sicilia. Come è andata e come si procederà?

 

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, hanno indetto questa riunione per fare il punto della situazione sull’emergenza Coronavirus, essendo trascorso già un mese dal blocco di tutte le attività. Ciascun direttore generale ha evidenziato sia le criticità che i punti di forza emersi in queste settimane, si tratta di punti diversificati da territorio a territorio, da provincia a provincia. E’ stata una riunione molto utile ed operativa, a breve se ne terranno delle altre.

 

Quali le criticità e i punti di forza che sono emersi?

 

Io personalmente per la provincia di Trapani ho indicato ai vertici regionali i vari step messi a punto per fronteggiare l’emergenza: la creazione del comitato tecnico scientifico per l’ospedale Covid di Marsala, il commissario per la Terapia Intensiva, il dottore Antonio Cacciapuoti, e il primario di Pneumologia nella persona del dottore Marino. Le criticità hanno riguardato la prima fase con l’impossibilità di fare i tamponi per la carenza degli stessi e dei reagenti, criticità che abbiamo superato grazie ai vari laboratori di analisi che si sono aggiunti a quelli già operativi.

 

E’ in elaborazione una fase sanitaria successiva. Cosa succederà in provincia di Trapani?

 

Nell’immediato e fino a quando è previsto il blocco nazionale, 3 maggio, nulla cambierà da un punto di vista sanitario per la provincia di Trapani. L’attenzione è spostata adesso al territorio dove sono state attivate le Usca, che sono delle equipe che andranno a curare i pazienti positivi asintomatici direttamente al domicilio. Altra attività che abbiamo iniziato è uno studio epidemiologico a largo raggio, utilizzeremo le analisi del sangue, per andare a scovare il positivo asintomatico cercando di bloccare la catena del contagio.

 

C’è molta apprensione da parte della popolazione marsalese per l’ospedale Paolo Borsellino trasportato in Covid Hospital. Quando l’ospedale potrebbe tornare ad essere operativo? Si dice che bisognerà attendere almeno un anno.

 

L’ospedale di Marsala, trasformato in Covid Hospital, serve non solo la città ma tutta la provincia, la città di Marsala non deve avere preoccupazioni, che sono infondate, ma deve sentirsi orgogliosa di avere dato la possibilità a tutta la provincia l’assistenza necessaria per la Terapia Intensiva, ad alto livello, sia per tutti i posti letto messi a disposizione. La scelta è stata non casuale ma dovuta: è l’unica struttura della provincia ad offrire in sicurezza questo tipo di assistenza, è l’unico ospedale ad avere stanze singole con bagno in camera. Riconsegneremo alla città di Marsala un ospedale rivalutato, con un reparto di Malattie Infettive completamente nuovo e con una Rianimazione con posti letto triplicati e con apparecchiature completamente nuove. Sui tempi non posso dare una data: non possiamo prevederli perché sono legati all’andamento epidemico, intanto durerà qualche mese e poi vedremo.

 

La situazione nel trapanese è tuttavia contenuta. Fortunatamente non c'è stata l'esplosione dei contagi. E questo ha permesso agli ospedali di ricorganizzarsi. Quanti posti letto di terapia intensiva sono attivi a Marsala?

 

La situazione in provincia di Trapani è di assoluta tranquillità, frutto di un lavoro molto importante fatto dall’azienda, dalla prevenzione ai tamponi effettuati nei vari focolai ma anche a ricostruire insieme la catena dei contatti che ha avuto un soggetto positivo per contenere la diffusione del virus. In questo momento a Marsala ci sono 10 posti letto in Terapia Intensiva di cui 3 risultano occupati, 8 posti sono al Sant’Antonio Abate di Trapani. Nel momento in cui la Protezione Civile ci consegnerà i 31 respiratori che abbiamo ordinato, dovrebbero arrivare entro questo mese, Marsala vedrà triplicati i posti di Terapia Intensiva fino ad arrivare a 30.

 

Dottore Damiani, si dice che l’ospedale di Marsala servirà anche la provincia di Agrigento, è così?

 

Nessuno mi ha chiesto di considerare Marsala come punto di riferimento per la provincia di Agrigento. L’ASP di quel territorio mi ha chiesto, informalmente, di coprire il territorio di Menfi con l’Usca di Castelvetrano. Ho fatto sapere che questa richiesta trovava la nostra disponibilità.