“Tutti in piazza giorno 25, a rivendicare la democrazia”.
A dirlo è Beppe Rocky Fontana, da Castelvetrano. Amico di gioventù di Matteo Messina Denaro, autodefinitosi “prigioniero di stato” per i suoi 19 anni in carcere.
In un singolare video complottista su Facebook, mercoledì scorso, ha annunciato che il 25 aprile è in realtà il giorno dell’occupazione. Ma che può essere trasformato nel giorno della liberazione, scendendo tutti in piazza.
L’obbligo di stare a casa, secondo Rocky Fontana, arriverebbe da una cupola criminale che a sua volta obbedirebbe ad un’altra cupola perversa che, per scopi satanici, ci starebbe togliendo i diritti inalienabili della Costituzione.
Il coronavirus? Una ciclica influenza. I morti per il Covid-19? Nel mondo sarebbero soltanto 15 mila.
E nelle regioni del nord, il virus avrebbe avuto la funzione di “vettore”, veicolando qualcos’altro. Un mistero di cui i russi avrebbero anche dei documenti.
Lui, dice, che “come portatore di cervello sano” non può essere costretto a stare a casa.
E che il governo sarebbe asservito ad una cupola mafiosa finanziaria.
Insomma, stando a casa, saremmo complici delle case farmaceutiche che avrebbero lo scopo di rifilarci il vaccino per arricchirsi.