Questa mattina a Marsala si tornerà a parlare del porto e del suo futuro, e si tornerà a parlare di porto pubblico e privato.
A Palazzo VII Aprile il presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano ha convocato una riunione, chiesta la settimana scorsa dalla deputata marsalese all'ARS Eleonora Lo Curto, che vedrà la presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Marco Falcone e l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Salvatore Cordaro.
All’incontro parteciperanno il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, i dirigenti dei due Dipartimenti regionali Fulvio Bellomo e Giuseppe Battaglia, il segretario generale del Comune Bernardo Triolo e l’ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico Luigi Palmeri, oltre alla stessa Lo Curto.
"Malgrado questo difficile momento l’attività del consiglio comunale non viene meno – afferma Sturiano -. Con la collaborazione dell’onorevole Lo Curto (che ringrazio sentitamente per l’interessamento) e dell’on. Stefano Pellegrino, oggi terremo un incontro di grandissima attualità che riguarda la nostra Città e il futuro dell’area portuale. Ora più che mai è necessario fare chiarezze sui due progetti del nostro porto, quello pubblico e quello privato”.
“Riprendere in mano ogni determinazione per il porto di Marsala dopo la revoca della concessione alla Myr, è un atto dovuto e necessario – le parole dell’on. Lo Curto - Il porto è la più grande infrastruttura della Città, Marsala non si può arrendere e la politica deve fare la sua parte”.
Ad oggi, per quel che riguarda il porto privato, come abbiamo scritto nelle settimane scorse su tp24, si è fermi alla revoca della concessione alla MYR di Massimo Ombra. Il provvedimento, del 19 marzo scorso, tra l’altro, è stato firmato dal dirigente Giuseppe Battaglia del Dipartimento Regionale dell’Ambiente che questa mattina interverrà alla riunione.
Per riassumere quanto accaduto e che ha portato alla revoca, la Regione ha dato più volte tempo alla MYR per l’inizio dei lavori che però non sono mai iniziati, ma non solo, a dicembre la MYR non ha presentato, assieme alla richiesta di variante, il progetto esecutivo che in fase di crono-programma nel luglio 2019 aveva comunicato, sarebbe stato pronto entro i mesi di novembre/dicembre del 2019.
I lavori, per ricostruire in breve gli ultimi passaggi, dovevano iniziare entro il 1 giugno 2018 e cioè entro sei mesi dal rilascio della concessione avvenuto il 1 dicembre 2017. La Regione nel 2019 aveva già concesso una proroga, e la Myr aveva annunciato una partnership con la Intercantieri Vittadello. A febbraio del 2022 i lavori dovevano essere completi. In realtà non sono mai iniziati e il 19 Marzo è arrivato il provvedimento di revoca definitivo.
Se questa è la situazione di blocco totale per il porto “privato”, sull’altro fronte, quello "pubblico”, siamo fermi alla gara d’appalto per i lavori di completamento della banchina curvilinea del porto e la riqualificazione della retrostante «calata». I lavori per un importo totale di 800 mila euro, sono stati assegnati ad un'impresa catanese.
Ma bisogna puntualizzare che non sono questi i lavori - seppur assolutamente necessari - e non sono queste le cifre che occorrono per avere un porto pienamente operativo e sicuro a Marsala, sia dal punto di vista commerciale che turistico. Questi, consentiranno, al momento, di sistemare la banchina curvilinea, ormai totalmente inutilizzabile da oltre 15 anni.
Purtroppo c'è il rischio concreto di perdere i 27milioni di euro, finora solo annunciati, che dovrebbero portare, quelli sì, ad importanti interventi sul porto. Chissà se oggi dal tavolo di Palazzo VII Aprile sapranno dirci qualcosa di certo, su quando e come il porto di Marsala potrà, finalmente, diventare tale.