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07/05/2020 07:00:00

Marina Bay, 'Orgoglio Sanvitese': "Non è vero che il progetto è morto. Tante cose che non vanno"

 Il Gruppo Consiliare "Orgoglio Sanvitese" dopo aver esaminato attentamente le carte, ritiene che, nonostante il Sindaco abbia pronunciato la parola “fine” sulla paventata cementificazione, che la società trapanese Marina bay vorrebbe realizzare, la vicenda non sia affatto conclusa.  "Il progetto che Peraino dà per morto, è più vivo che mai", si legge nella nota a firma del capogruppo Gaspare Scola.

"La procedura adottata dal Sindaco è di dubbia legittimità. Oltre alla poca trasparenza mostrata dal Peraino in questi mesi, notiamo dopo aver attenzionato i documenti che il Sindaco ha agito per lo più da solo, o assieme alla sua Giunta, su un progetto in itinere e questo lo riteniamo illegittimo.
Ha organizzato delle riunioni al Comune con Marina bay senza il coinvolgimento della città e del Consiglio comunale. Oltre a lui, erano presenti i componenti della Giunta, il presidente del Consiglio comunale e il capogruppo della maggioranza, mentre era assente l’organo principale, l’Ufficio tecnico, al quale in precedenza il sindaco aveva chiesto il supporto tecnico e legale. Praticamente l’ufficio preposto a questo genere di pratiche, quello che prima di ogni altro dovrebbe pronunciarsi, viene estromesso, con l’aggravante che diversi incontri non vengono neanche verbalizzati.
Ma la cosa che più salta all'occhio è che nel corso di queste riunioni è stato detto a Marina bay di presentare un nuovo progetto, ma senza una data stabilita", aggiunge la nota.


"Se non c’erano dei termini, né perentori, né dilatori, la pratica è ancora aperta. Altro che fine di tutto. Tra l'altro dalle poche cose che abbiamo potuto vedere sul monitor del sindaco, riguardo al nuovo Masterplan presentato dalla società, abbiamo dedotto che le opere dovrebbero passare sui terreni del demanio marittimo, così facendo in questa vicenda il Comune potrebbe essere tagliato fuori e quindi potrebbe essere la Regione ad avere l’ultima parola e la società potrebbe prendersi l'area. Secondo il nostro punto di vista ci sono tante cose che non quadrano - conclude la nota - e annunciamo che stiamo valutando di inviare tutta la documentazione al sostituto procuratore della Repubblica".