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20/05/2020 06:00:00

Il manager dell'Asp: "Primi ad isolare il virus. Ospedale di Marsala? Stiamo tornando alla normalità"

Fabio Damiani, manager dell’ASP di Trapani, dopo la fase Covid dell’ospedale di Marsala è tornato alla sua funzionalità?

 

Eravamo tutti presenti al Paolo Borsellino a festeggiare le dimissioni dell’ultimo paziente Covid e quindi la riconversione dell’ospedale verso le normali attività. Sarà una procedura che ci prenderà più giorni, sono riprese molte attività ma non tutte.

 

Anche perché un ospedale non si riapre con un battito di mani…

 

L’ospedale non è mai stato chiuso, è tornato ad essere operativo nella cardiologia, radiologia e in molti altri reparti, tutta l’attività ospedaliera è al servizio dei cittadini. E’ ovvio che c’è tutta una attività di riordino che necessita di qualche giornata, lo avevo sempre detto, non è un negozio che apre la saracinesca.

 

Se si dovesse registrare un caso Covid dove andrà ricoverato?

 

Tutti gli ospedali della provincia sono abituati a gestire, nei pre-triage, i pazienti sospetti Covid. L’azienda in questi mesi si è dotata di tecnologia all’avanguardia con la possibilità di processare tamponi nel giro massimo di 40 minuti, se dovesse risultare positivo il paziente verrà dirottato verso un’altra provincia perché in quella di Trapani non ci sono più ospedali Covid.

 

Il riferimento del nostro territorio è Partinico?

 

No, non c’è una convenzione che impone questo, in quel caso e al momento prenderemo contatti con i sanitari e con l’ASP di Palermo e i pazienti saranno dirottati verso strutture Covid, non solo Partinico ma anche il Cervello di Palermo. Questo fino a quando la provincia di Trapani non si attrezzerà per avere una propria struttura dedicata alle Malattie Infettive.

 

Il sindaco di Marsala, ordinando per i cittadini l’utilizzo della mascherina fino al 31 luglio, ordinanza poi revocata, ha polemizzato con l’ASP sostenendo che avete fatto pochi tamponi. C’è una vostra responsabilità?

 

Per la questione delle mascherine è lo stesso Musumeci che ne chiede l’utilizzo e quindi il sindaco di Marsala è stato antesignano. Per quanto riguarda i tamponi dico che non è così, abbiamo fatto oltre 7 mila tamponi e 5 mila test sierologici e ne abbiamo ancora a disposizione da fare altri 10 mila. Siamo in linea con il dato nazionale, fare i test è importante per capire come il virus si sia mosso in provincia, per quanto riguarda il tampone oggi l’ASP di Trapani non è vero che ha fatto meno tamponi di altri.

 

Si può tracciare un percorso del virus in provincia?

 

Si, il numero dei tamponi che abbiamo fatto ci consente di fare una fotografia. Noi abbiamo agito tempestivamente quando si sono manifestati i primi focolai e questo ci ha consentito di avere i risultati di oggi, non dimentichiamo che siamo la prima provincia d’Italia ad isolare il virus.

 

Se un cittadino vorrà sottoporsi al test come funziona e quanto costa?

 

I laboratori privati si stanno attrezzando, i costi vanno dai 50 euro per il tampone fino a 30 euro per il test sierologico.

 

Una volta fatto il tampone o il test i dati verranno utilizzati dall’ASP?

 

Devono essere utilizzati dall’ASP, questo ci consentirà di fare una indagine più ampia.

 

Cosa consigliare al cittadino, il test sierologico o il tampone?

 

Io farei il test sierologico per verificare se un soggetto è venuto in contatto con il virus o meno, se ha sviluppato gli anticorpi. Se è negativo non conviene fare altro, se è positivo bisogna fare il tampone.