300 giorni per una visita in Sicilia, se si paga però bastano due giorni. Una sanità tra le più lente d'Italia dove occorrono più di trecento giorni per una visita cardiologica negli ambulatori dell'Asp di Palermo e 211 giorni per un elettrocardiogramma. Per una visita ortopedica, invece occorrono 107 giorni.
Stessi tempi di attesa per gli ospedali ma a Palermo a Villa Sofia, Policlinico e Civico si può fare una visita cardiologica attendendo al massimo fino ad otto giorni al massimo e pagando 130 euro per l'intramoenia.
Costi non proprio alla portata degli anziani siciliani che prendono la pensione tra le più basse d'Italia. Un sanità con lunghissime liste d'attesa, agli alti costi per i famaci e visite specialistiche.
“Non possiamo dire di avere una sanità universale e gratuita - afferma il segretario generale Spi, Maurizio Calà -. Tuttavia l’emergenza sanitaria, oltre ad avere portato in luce in tutta la loro evidenza le debolezze del sistema, ci offre un’opportunità di investimenti da non perdere, a partire dai i 3,2 miliardi stanziati dal decreto Rilancio”.
Tra le province siciliane, è Ragusa quella più virtuosa riguardo alle liste di attesa. Con l’Asp che riesce a garantire una buona copertura sul territorio, grazie ai poliambulatori. Molto più critica la situazione all’Asp di Palermo, con differenze significative nei vari distretti. Per una spirometria occorre attendere da 71 a 127 giorni, a Petralia 45 e a Partinico 10. A Palermo si attendono 211 giorni per un elettrocardiogramma, 80 a Partinico e 107 a Petralia. Una visita ortopedica a Palermo in 107 giorni, a Partinico 66, a Corleone 22, a Petralia 138. Negli ospedali i tempi di attesa sono uguali o leggermente inferiori, analogamente nelle strutture convenzionate.