Tre positivi al Coronavirus in pochi giorni. A Marsala è tornata la paura per il Covid dopo gli ultimi casi in pochissimi giorni.
La città fino a qualche settimana fa ospitava il Covid Hospital e durante i due mesi di lockdown ha registrato solo nove casi, pochi se rapportati con una popolazione di oltre 80 mila abitanti.
Adesso, nel giro di pochi giorni, si sono registrati altri tre casi di positivi al Coronavirus.
L’ultimo è stato confermato ieri. Si tratta di una ragazza di 30 anni tornata in città dalla Lombardia.
Dopo il periodo di quarantena è stata sottoposta a tampone che ha dato esito positivo. La giovane è asintomatica e si aggiunge agli altri due casi già registrati nei giorni scorsi, un ragazzo proveniente dalle Marche e un'altra ragazza dalla Lombardia, sempre asintomatici e sempre in quarantena. Il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo ha confermato che “l'Asp ha messo in quarantena i familiari e le persone con cui sono venuti a contatto i tre giovani e sta eseguendo loro il tampone. Nessuno di noi abbassi la guardia, non sottovalutiamo il problema. Remiamo tutti in un'unica direzione”.
Con l'ultimo caso di Marsala salgono sei, in totale, gli attuali positivi al Coronavirus in provincia di Trapani. Tre di Marsala, uno a Mazara, uno a Castelvetrano, uno a Calatafimi
Di Girolamo: Tamponi per chi arriva in Sicilia
Ma il sindaco sarebbe anche pronto a passare dalla fase 3 alla fase -1. Dopo la scoperta del terzo caso asintomatico di coronavirus in città, Alberto Di Girolamo chiede il tampone per tutti quelli che arrivano nel territorio comunale dal nord. Un provvedimento non solo impraticabile e non previsto dall'accordo Stato - Regioni, ma che non è stato preso neanche nei momenti più bui del contagio in Italia. Il tampone inoltre si fa al termine della quarantena. E' invece importante scaricare l'app Immuni, per tracciare eventuali positivi.
«Anche questa volta - scrive il primo cittadino - si tratta di un soggetto proveniente dal nord Italia, nello specifico dalla Lombardia, che giunto a Marsala è stato messo in quarantena, al termine della quale sottoposto a tampone, il cui esito è positivo. È una trentenne. Quindi tutti i tre casi sono persone giovani, provenienti dal Nord, asintomatici e sono stati scoperti perché hanno fatto il tampone dopo la quarantena. Come sappiamo, dal 3 giugno tutto ciò non viene più fatto, come stabilito dal governo e dalle regioni. Io complessivamente non sono d’accordo, per cui insieme ad altri sindaci sto insistendo affinchè il governatore Nello Musumeci provveda a far registrare, e sottoporre a tampone, chi arriva in Sicilia”
Poi l'appello ai giovani: “La salute è un bene prezioso anche per voi. Non vergognatevi di rispettare le regole. Anche se siete ragazzi, purtroppo non siete immuni al contagio. I tre casi positivi della nostra città sono tutti intorno ai 30 anni”.
Attivo il protocollo "SiciliaSiCura"
Disco verde per il Protocollo sanitario "SiciliaSiCura" che è contenuto nella nuova ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Il documento, oltre all'applicazione digitale di assistenza sanitaria riservata a quanti arriveranno nell’Isola, non essendo né residenti o domiciliati, istituisce anche le Uscat (Unità sanitaria di continuità assistenziale turistica) e fornisce delle Linee guida per favorire la più ampia diffusione del Protocollo che sarà in vigore dall’otto giugno fino al prossimo 30 settembre.
I titolari delle società di gestione dei trasporti e di qualsiasi struttura ricettiva (anche a carattere extralberghiero) saranno chiamati a promuovere il sistema di registrazione sul sito siciliasicura.com.
Come è noto, spetterà al dipartimento della Protezione Civile regionale coordinare, mediante il numero verde 800.458787, il call center per l’assistenza sui contenuti del protocollo “SiciliaSiCura”. In particolare, agli utenti verranno erogati servizi in lingua italiana e inglese, con informazioni di natura sanitaria per i gestori delle attività produttive, nonché quelle per i cittadini che si sono registrati. Settimanalmente verrà redatto un report sull’andamento degli ingressi in Sicilia.
Saranno le Uscat a occuparsi del monitoraggio, presa in carico e assistenza degli eventuali casi sospetti da Covid-19 fra i non residenti o domiciliati nell’Isola. In particolare, in caso di positività di un soggetto, si applicheranno i protocolli vigenti del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità. Nell’ordinanza è specificato inoltre che l’isolamento domiciliare conseguente all’accertamento della positività al contagio, ove non sia necessario il ricorso a cure ospedaliere, è organizzato dalla Regione Siciliana, senza oneri a carico dell’interessato. Qui il testo dell'ordinanza.
Partanna, test sierologici gratuiti per chi arriva da altre regioni
Un test sierologico gratuito per tutti coloro che dal 29 maggio scorso sono arrivati e per coloro che nei prossimi giorni giungeranno nella cittadina da altre regioni d’Italia e dall’estero. Accogliere, dunque, ma in piena sicurezza: è questa la misura scelta dal sindaco di Partanna Nicolò Catania e dalla Giunta comunale per garantire ospitalità tutelando al contempo la salute pubblica. Il primo cittadino ha, infatti, deciso di mettere a disposizione delle persone che si recheranno nella cittadina del Belice per tutta la durata del periodo estivo la possibilità di effettuare un test rapido per accertare l’eventuale positività al Covid19. Attraverso una convenzione stipulata dall’ente con un laboratorio di analisi locale i nuovi arrivati potranno effettuare il test qualitativo per la ricerca di anticorpi anti Sars-Cov-2 i cui risultati saranno disponibili nel giro di poche ore. Qualora, a seguito dell’esame dei soggetti dovessero risultare positivi o a rischio saranno sottoposti a tampone rinofaringeo a cura del Dipartimento Provinciale di Epidemiologia.
“L’amministrazione comunale garantirà come sempre l’ospitalità a tutte quelle persone che rientreranno a Partanna per motivi di svago, per riunirsi ai propri familiari o per lavoro – afferma il sindaco Catania – ma confidiamo nel senso di responsabilità personale di tutti coloro che verranno e che ci auguriamo decidano volontariamente di sottoporsi al test per accertare il proprio stato di salute e preservare in primo luogo i propri cari e, al tempo stesso, la nostra comunità che dall’inizio della pandemia non ha finora registrato casi di positività grazie ai comportamenti virtuosi attuati da tutti i cittadini. La scelta dell’amministrazione comunale si è resa necessaria considerando che la totale riapertura decisa dal governo nazionale e da quello regionale sta obbligando i singoli comuni siciliani a fronteggiare la situazione in solitudine. E se il netto calo di casi in Sicilia lascia presumere che l’epidemia qui sia sotto controllo, nel resto d’Italia purtroppo sono presenti ancora focolai e situazioni che ci invitano alla prudenza e ci costringono a prendere l’iniziativa autonomamente come abbiamo fatto in questi mesi con la creazione di una piattaforma di registrazione e con ordinanze apposite volte a tutelare la collettività”.
La situazione in Sicilia
Due nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia. Nessun decesso, otto persone guarite. Sono questi gli ultimi dati sull'epidemia in Sicilia.
Su oltre 2700 tamponi effettuati sono stati riscontrati due positivi al Coronavirus, che portano il totale dei contagiati dall'inizio dell'emergenza a 3450. Di queste ne sono guarite in totale 2308. Attualmente sono positive 866 persone, di cui 47 ricoverate, di queste 7 ancora in terapia intensiva e 812 in isolamento domiciliare. Rispetto a ieri ci sono otto guariti in più, che portano fanno ridurre di sei unità il conto degli attuali positivi. Fermi a 276 invece i decessi.
I due nuovi positivi al Covid-19 sono la ragazza trentenne di Marsala arrivata dalla Lombardia e una persona della provincia di Catania.
Da oggi negozi, supermercati e centri commerciali aperti anche la domenica
Tutti gli esercizi commerciali, compresi quelli di “vicinato”, la cui chiusura è stata disposta con l’articolo 12 dell’Ordinanza n. 22 del Presidente della Regione Siciliana, hanno facoltà di aprire al pubblico anche nelle giornate domenicali a partire da oggi domenica 7 giugno 2020 e fino alla vigenza della citata Ordinanza n. 22.
La decisione è stata assunta con il recepimento dell’intesa con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali sull’applicazione dell’articolo 12 dell’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n.22 del 02.6.2020.
La disposizione è contenuta nella Circolare n.20 del 05.6.2020, firmata dal Preposto all’Ufficio del Soggetto Attuatore ex OCDPC 630/2020, Dirigente Generale del DRPC Sicilia Calogero Foti.
Di seguito viene riportato il contenuto della circolare: “Con l’articolo 12 dell’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n.2 2 del 2 giugno 2020 si è provveduto a regolamentare l’esercizio delle attività commerciali nei giorni domenicali, rinviando a successiva decisione, da assumere previa intesa con le associazioni datoriali e sindacali di categoria, la possibilità di consentire l’apertura in tali giornate delle attività non ancora autorizzate, quali supermercati, centri commerciali e outlet. In esecuzione a tale previsione, l’Assessore regionale delle Attività produttive ha avviato i necessari incontri con le dette associazioni e, considerato l´approssimarsi della stagione estiva ma, soprattutto, il grave disagio economico causato dal lungo periodo di inattività conseguente alla situazione epidemiologica, è emersa la necessità di consentire la riapertura domenicale delle citate attività commerciali. Inoltre, è stata parimenti segnalata dalle organizzazioni sindacali la esigenza di avviare con il competente Governo nazionale un confronto per modificare le normative di settore al fine di determinare un maggiore equilibrio tra la chiusura e l´apertura domenicale e, relativamente agli “esercizi di vicinato”, è stata proposta per tutto il periodo estivo dalle Segreterie regionali di CGIL - Filcams, CISL - Fisascat e UIL l’apertura di una giornata domenicale al mese, estensibile a due nel periodo dei saldi. Alla luce dei dati forniti dall’Assessorato regionale della Salute sullo stato di diffusione della pandemia e considerato, inoltre, che a seguito dei predetti incontri con le Associazioni di categoria è stato raggiunto l’accordo per avviare la campagna dei saldi estivi a fare data dall´1 luglio 2020, si precisa che tutti gli esercizi commerciali, compresi quelli di “vicinato”, la cui chiusura è stata disposta con l’articolo 12 dell’Ordinanza n. 22 del Presidente della Regione Siciliana, hanno facoltà di aprire al pubblico anche nelle giornate domenicali a partire dalla prossima domenica 7 giugno 2020 e fino alla vigenza della citata Ordinanza n. 22”.
Ma i sindacati sono sul piede di guerra e con una nota Filcams, Fisascat e Uiltucs proclamano lo stato di agitazione di tutti i lavoratori del settore. I sindacati sottolineano che non è stato raggiunto alcun accordo e che "sono contrari alla liberalizzazione selvaggia delle aperture domenicali e festive". La loro proposta prevedeva invece"la possibilità di prevedere, per il solo periodo estivo, un intervento di allentamento delle misure restrittive per il contenimento del contagio da Covid-19 nel commercio, con l’apertura di una sola domenica al mese, estendibile a due nei periodi dei saldi estivi, con chiusura per tutte le realtà commerciali nei giorni festivi"
“Sulle aperture domenicali e festive non c’è nessuna liberalizzazione selvaggia ma il doveroso tentativo di cercare di evitare danni ancora peggiori al settore del commercio. Stiamo sostanzialmente adottando soluzioni straordinarie per una situazione emergenziale” lo afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano.
“Dopo mesi di chiusura forzata - spiega Turano - abbiamo ritenuto giusto mettere nelle condizioni quanti lo desiderano e ne hanno bisogno di aprire anche la domenica per il periodo dei saldi e della stagione turistica. Conosciamo i danni del lockdown e sappiamo anche quanto sia vitale per il commercio intercettare la ripresa dei consumi e il pure flebile flusso turistico verso la Sicilia”.
L’assessore alle attività produttive si rivolge poi ai sindacati di categoria: “mi spiace che venga evocato lo spauracchio delle liberalizzazioni selvagge e si brandiscano le agitazioni dei lavoratori in un momento in cui servirebbe lavorare insieme per la ripresa. Nonostante ciò confermo tutto il mio impegno per aprire alla fine dell’emergenza un confronto con il governo nazionale per rivedere la normativa sulle aperture domenicali, un tema su cui già in passato mi sono espresso tutelando in tutti i modi e le sedi il riposo settimanale” conclude Turano.