Il sindaco Giuseppe Castiglione reclama la riapertura urgente della succursale dell’ufficio postale di via Vittorio Emanuele II, la cui chiusura è stata disposta da Poste Italiane a seguito delle misure di lockdown introdotte dal Governo al fine di contenere l’emergenza sanitaria da Covid 19.
Una decisione, quella di Poste Italiane, che ha determinato non pochi disagi ai cittadini di Campobello, che in questi mesi si sono dovuti riversare tutti negli uffici postali di via Ponticello, dando luogo a lunghe file e ad assembramenti in contrasto proprio con le misure di igiene e di distanziamento interpersonale fondamentali al fine di scongiurare possibile contagi.
La problematica era stata già prontamente affrontata dal sindaco Castiglione il 5 maggio scorso, subito dopo l’entrata in vigore delle misure nazionali relative alla cosiddetta “Fase 2”, mediante una diffida indirizzata a Poste Italiane con cui il primo cittadino aveva richiesto “la riapertura immediata della succursale dell’ufficio postale di via V. Emanuele” nel rispetto delle misure idonee a garantire il distanziamento interpersonale dell’utenza.
Una richiesta che ad oggi non ha ancora evidentemente ottenuto riscontro da parte di Poste Italiane e che il Sindaco Castiglione ha pertanto nuovamente sollecitato stamattina, trasmettendo una nuova diffida.
«In un momento in cui il principale obiettivo di tutti deve essere quello di ripartire in sicurezza – afferma il sindaco Castiglione – è un contro senso continuare a tenere chiuso uno dei due uffici postali di Campobello, costringendo i cittadini a concentrarsi nell’unica sede aperta, creando file interminabili, senza minimamente tenere in considerazione le esigenze dell’utenza e del territorio».