Condannati in primo grado a otto mesi di reclusione per lesioni personali ad un coetaneo nel corso di una rissa davanti il ristorante-discoteca “Chiedi la luna”, due giovani marsalesi sono stati, adesso, assolti in appello “per non avere commesso il fatto”.
Si tratta di Vincenzo Marino e Pierangelo Nuccio, entrambi di 24 anni. A difenderli sono stati gli avvocati Antonino Rallo e Andrea Pellegrino. I fatti risalgono alla sera del 12 gennaio 2014, quando davanti all’ingresso del “Chiedi la luna”, un gruppo di diciottenni venne alle mani per ragioni mai chiarite.
La classica lite tra giovani esplosa per “futili motivi”. Solitamente, qualche battuta non gradita o magari motivi di gelosia per qualche ragazza contesa. Di sicuro c’è che Rudy De Vita ne uscì malconcio, riportando ferite che i medici giudicarono guaribili in 20 giorni.
Agli inquirenti disse di non avere riconosciuto i suoi aggressori (pare una decina). Poi, però, hanno sostenuto in appello gli avvocati difensori Antonino Rallo e Andrea Pellegrino, “furono alcuni suoi amici a farli vedere le foto di Marino e Nuccio su facebook e a dirgli: sono loro che ti hanno picchiato. Non c’è stato, quindi, un vero riconoscimento fatto con i crismi di legge. La vittima, di fatto, non li ha mai riconosciuti”. E sulla base di ciò, la Corte d’appello ha assolto i due giovani imputati, anche se il procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna inflitta, un anno fa, in primo grado dal giudice monocratico di Marsala. “Sono bravi ragazzi di buona famiglia – sottolinea la difesa – uno dei due, nel frattempo, si è anche laureato …"