Insultare non è sempre gratis.
La deputata nazionale del M5S Piera Aiello, originaria di Partanna ed eletta nel collegio che comprende anche Marsala, è stata rinviata a giudizio dalla Procura della repubblica di Marsala con l’accusa di diffamazione in danno del giornalista Giacomo Di Girolamo, direttore responsabile di Tp24.it e di Rmc101.
La prima udienza del processo, davanti al giudice monocratico di Marsala, è stata fissata per il prossimo 14 ottobre (aula M). Nel decreto di citazione a giudizio si legge che Piera Aiello “offendeva la reputazione di Di Girolamo Giacomo” pubblicando un post social network facebook". Il fatto contestato è datato 27 maggio 2018.
Tp24 ha pubblicato un'inchiesta su Piera Aiello che ha fatto il giro d'Italia (ed è stata ripresa anche da testate internazionali): la deputata, che è testimone di giustizia, è stata eletta con un certificato elettorale falso, che attestava una falsa residenza a Partanna. In seguito al rilascio di questo certificato, con il vero nome della Aiello, nonostante lei avesse, da tempo, una nuova identità in quanto testimone di giustizia per fatti di mafia, il deputato pentastellato è stata anche indagata per falso ideologico in atto pubblico in concorso con l’ex responsabile dell’Ufficio elettorale di Partanna, Rosario Sanfilippo, che rilasciò alla Aiello il certificato attestante la sua iscrizione nelle liste elettorali del Comune belicino. Lo scorso novembre, però, su richiesta della Procura di Sciacca, il gip del Tribunale dello stesso centro agrigentino, Antonino Cucinella, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale per entrambi gli indagati, confermando però il fatto e la bontà delle ricostruzioni di Tp24.