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23/06/2020 13:35:00

Marsala, una citta ferma nel passato

 Domenica balneare, in un lido che rispetta le norme antiCovid 15 prima di accedere anche termoscanner. La giornata è ventilata, il mare irrequieto, ma si sa, "Lilybeo pulcherrima sed ventosa" Cicerone docet.

S'incontra un amico con coniuge, lilibetani entrambi adesso si occupano di comunicazione dopo essere emigrati a Milano nel lontano 1988,ma non hanno dimenticato le origini. Ci fermiamo a parlare io e lui, del coranavirus, quarantena, e di come la pandemia abbia condizionato la sua attività, risponde: non è facile, ma esistono margini di movimento e opportunità. Poi aggiunge la considerazione della mia riflessione: Marsala invece era indietro già di vent'anni, ma non rispetto a Milano, ma alle città limitrofe. Purtroppo condivido e aggiungo Cristo non si è fermato ad Eboli, bensì a Capo Lilibeo. A mio avviso la crescita che la città aveva ottunuto, si fermò 19 anni fa con la seconda amministrazione del dott. Salvatore Lombardo, il quale si dimise poco prima della naturale scadenza del mandato per partecipare nel 2001 alle elezioni parlamentari nel collegio maggioritario perdendo contro Massimo Grillo.

Durante il primo mandato di Lombardo eletto con una coalizione di centrosinistra, fu assessore alla pubblica istruzione Giulia Adamo. Alberto Di Girolamo presidente del consiglio comunale nel 1993. Leggendo i nomi dei candidati sindaco, si il tempo si è fermato a 27 anni fa, piano regolatore mai, 20 anni per avere un nuovo ospedale, altrettanto o giù di lì il tribunale. Sono 12 anni che la città attende il porto. I fuoriclasse di cui ha bisogno la città (Carini dixit) possono scorgere margini di movimento e opportunità e recuperare parte degli anni perduti, a noi cittadini il compito d'individuarli, accumulare altro ritardo sarebbe esiziale.

Vittorio Alfieri