E’ una iniziativa lodevole quella avviata da gruppi di volontari che hanno tirato a lucido, in questi giorni, gli arenili sporchi di Trapani. L’assessore comunale Ninni Romano plaude.
Del resto non potrebbe fare altrimenti. Ma se il privato si sostituisce al pubblico, la domanda: “L’Amministrazione cosa fa?”. Poco e niente perché Trapani è in balia della spazzatura e dei topi. Lo dicono, a gran voce, con i social a fare da cassa di risonanza al diffuso malcontento, cittadini e commercianti. In via San Giovanni Bosco, nei pressi della stazione ferroviaria e dell’hotel Crystal erbacce e immondizia. Un pessimo biglietto da visita per i turisti che si spera verranno in città. Nei giorni scorsi, Tp24, su sollecitazione dei residenti e dei commercianti della zona, aveva denunciato il degrado.
Nulla, però, è stato fatto. I volontari che puliscono le spiagge, chiaramente non si possono occupare anche di strade e piazze che rimangono così condannate all’incuria e all’abbandono tra le proteste della gente comune che non sa più a che Santo votarsi affinchè la città, ovvero alcune zone di essa, tornino ad essere accoglienti e decorose.
Frattanto, i consiglieri comunali Anna Garuccio e Gaspare Gianformaggio hanno chiesto al Comune di attivarsi nella sostituzione e nell’installazione di raccoglitori per la plastica, vetro, carta, nonché di piccoli contenitori per i mozziconi di sigarette e le gomme da masticare e di cestini per le deiezioni canine, corredati da appositi sacchetti.