“Dispiace riscontrare ancora che le note inviate alla stampa dal sindaco di Trapani Giacomo Tranchida dalla sua casella di posta istituzionale, di istituzionale non hanno nulla. Ma con le due ieri il primo cittadino ha confermato di come sia necessario, oltre che obbligatorio, un ufficio stampa al comune che possa evitare scomposti attacchi, anche personali, a giornalisti ‘non graditi’ e che Assostampa non può fare a meno di disapprovare”.
Lo dichiara in una nota la segreteria provinciale di Trapani dell’Associazione Siciliana della Stampa.
“Lasciano senza parole alcune frasi del primo cittadino come: Lo devo a chi come me prova repulsione nel sentir parlare di ‘putia’ Atm; Fare il biglietto di sola e breve andata, anche perché al ritorno non gli lascerò nemmeno lo spazio di distanza interpersonale; Nessuna riserva di caccia indiana, politica, sindacale, ancor meno di altro; interessata squallida cassa di risonanza di Tp24; Processo mediatico intentato presso TeleSud con altro comprimario di pari livello; Dotti sinistri scribacchini dalla coscienza politica e culturale poco pulita; che si commentano da sole”.
“Tranchida poi, rivolto al collega Di Girolamo di Tp24, lo ‘invita caldamente a copiare di meno e a provare a scrivere del suo’, ma i giornalisti non sono romanzieri, si basano invece su fonti (comunicati, dichiarazioni, documenti di organi investigativi o giudiziari). Un’ultima notazione: non è la prima volta che replica ai giornalisti invitandoli a ‘candidarsi e sottoporsi al giudizio della cittadinanza’, ma non è certo compito dell’informazione quello di scendere nell’agone elettorale, tutt’altro, perché, come ben sa il sindaco, questa è uno strumento della democrazia di massa nei confronti dei tre poteri esecutivo, legislativo e giudiziario. Quindi – conclude Assostampa - il giornalista non risponde agli elettori ma al giudizio dei propri lettori”.