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04/08/2020 02:00:00

L'omotransfobia, il fato e il migrante Enea i cui discendenti fondarono Roma

 Poi capita, no i fatti non capitano si determinano e si definiscono destino. Quando non li determini e li subisci è fato. Più semplicemente il destino lo stabilisci, il fato no. Fatto paradigmatico, nasci a Mogodascio e non a Mars-Allah porto di Allah non di Amalfi fu repubblica marinara o Amburgo. Nella capitale somala non determini nulla, subisci gli eventi ineluttabilmente. A Marsala male che vada emigri, sei cittadino europeo sarai accolto in altri 26 paesi del vecchio continente e potrai autodeterminarti. Volevo raccontare che il primo di agosto ho prenotato un posto per lo spettacolo teatrale all'aperto Tempesta tratto dal primo libro dell'Eneide.

Abitando in centro decido di recarmici senza auto, anche perché alle 18 in piazza loggia c'è una manifestazione per protestare contro l'approvazione della legge sull'omotransfobia che dopo essere stata esitata in commissione giustizia della camera approderà in aula e vedere l'affluenza. Il testo della norma è considerato liberticida perchè limiterebbe la libertà d'espressione. Qualora dovesse essere approvata la legge, quando verrà applicata ci si potrà sempre rivolgere alla corte costituzionale. Il salotto lilibetano era affollato non gremito, 250/300 anime. Mi reco allo spettacolo sarà svolto al baglio Tumbarello - Grignani, restaurato grazie alla regione, comune e privati, la tanto agognata sinergia. La corte del baglio è incantevole con i suoi più 1.000 metri quadrati.

Eravamo in 250, pensavo se 150 manifestanti della Loggia, tra cui c'era il candidato sindaco per la lega nel 2015, fossero venuti allo spettacolo, si sarebbero ricordati che Enea trasportando il peso del papà Anchise morto durante il viaggio a Drèpanon e il figlio Ascanio al seguito erano migranti. La sua discendenza fondò Roma. La civiltà romana di cui siamo eredi era figlia anche di migranti, era bisessuale non esisteva nel sesso l'identità di genere, bensì di ruolo, si osa dire di potere espresso anche attraverso la mascolinità.

E adesso chi glielo racconta ai manifestanti di p.zza Loggia. Dopo innumerevoli anni si vuole una norma avverso una discriminazione. Tutti i partecipanti sono fautori della famiglia tradizionale, ricordiamoci che i femminicidi, abusi e violenze anche su i minori accadono principalmente in quel contesto. Ricordiamolo ai manifestanti. Il male non è un'esclusiva dei migranti o LGBTQ è universale, non è il fato, lo determiniamo, non capita.

Vittorio Alfieri