11,00 - Il pm di Catania Andrea Bonomo ha chiesto al Gup Nunzio Sarpietro l'archiviazione per il reato di sequestro di persona aggravato per Matteo Salvini. E' quanto si apprende da ambienti giudiziari.
Sequestro di persona e abuso in atti di ufficio sono i capi di imputazione per il leader della Lega a Catania per l'udienza preliminare davanti al giudice Nunzio Sarpietro. La prima tappa di un procedimento che potrebbe portare al processo dell'ex ministro dell'Interno, oppure all'archiviazione della richiesta di rinvio a giudizio.
Il leader leghista, arriva di fronte al gup, dopo la richiesta di giudizio fatta dal Tribunale dei ministri di Catania, richiesta che ha ottenuto il via libera del Senato lo scorso 12 febbraio. L'accusa formulata è quella di aver "abusato dei suoi poteri privando della libertà personale 131 migranti a bordo dell’unità navale Gregoretti della guardia costiera italiana dalle 00:35 del 27 luglio 2019 fino al pomeriggio del 31 luglio", quando fu disposta l’autorizzazione allo sbarco nel porto di Augusta, nell’ambito di un accordo per la distribuzione dei migranti in altri cinque paesi Ue.
07,00 - Catania blindata per l’inizio del processo a Matteo Salvini. Il leader leghista dovrà rispondere del reato di sequestro di persona in danno dei 131 migranti trattenuti sulla nave Gregoretti tra il 27 e il 31 luglio 2019. In realtà quello che comincia oggi non è il processo vero e proprio, ma l’udienza preliminare che durerà nei prossimi giorni per stabilire se Salvini dovrà essere rinviato a giudizio o no.
Non sarà una giornata come le altre a Catania, e lo testimoniano gli striscioni che sono cominciati a campeggiare in città, a partire dall’aeroporto, contro Salvini e la Lega. E’ l’occasione anche per Salvini di sfoggiare tutto il suo repertorio di vittima del sistema e di una giustizia “politicizzata”, approfittandone anche per una passerella pre elettorale in Sicilia. D’altronde a Catania la Lega ha organizzato una specie di tre giorni per “accompagnare” il proprio leader al processo. E’ vero, come dicono alcuni commentatori, oggi sarà un’occasione di passerella per Salvini, ma anche un momento di visibilità per la magistratura, che dovrà esprimersi su un ex ministro e sul leader del primo partito italiano secondo i sondaggi.
Saluti da Catania, domani a quest’ora sarò a processo a testa alta, orgoglioso di aver difeso il mio Paese.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 2, 2020
All’udienza preliminare di oggi non si arriva seguendo la normale procedura giudiziaria. A chiedere il processo a Salvini non è stata la Procura, che comunque sarà presente in aula, ma il “tribunale dei ministri”.
Dopo l'autorizzazione a procedere concessa dall’Aula del Senato, la Procura distrettuale di Catania, che aveva chiesto al Tribunale dei ministri l’archiviazione del fascicolo, ha depositato nella segreteria del Giudice dell’indagine preliminare la richiesta di fissazione dell’udienza preliminare per il rinvio a giudizio approvato da Palazzo Madama. Il processo eventualmente si terrebbe a Catania.
Tra l’altro i tre membri che facevano parte del Tribunale dei ministri quando fu deciso il processo per Salvini sono stati sostituiti, per scadenza di mandato, da altri tre giudici. Un’eredità enorme, anche per le ripercussioni politiche.
Salvini viene processato per quei giorni molto tesi di fine luglio dello scorso anno quando 131 migranti vennero recuperati nel Mediterraneo sulla nave Gregoretti il 25 luglio, e dal 27 luglio, cominciò un braccio di ferro con Salvini che, da Ministro dell’Interno, non consentiva lo sbarco. Sbarco poi avvenuto il 31 luglio al porto di Augusta.
Secondo l’accusa, la mancata autorizzazione allo sbarco da parte dell’ex ministro provocò una «situazione di costrizione a bordo delle persone soccorse, con conseguente apprezzabile limitazione della libertà di movimento dei migranti», trattenuti in «condizione di disagio e sofferenza», nonostante dopo il soccorso l’Italia avesse «l’obbligo giuridico a rilasciare il Pos», cioè l’indicazione del luogo sicuro (Place of safety) dove accogliere i migranti.
Per la difesa di Salvini il luogo sicuro “potrebbe non essere necessariamente sulla terraferma” stando alle convenzioni internazionali.
Per i giudici che hanno imbastito l’accusa non c’erano ragioni tecniche per non autorizzare lo sbarco, ma solo politiche.
Oggi Catania sarà una città blindata. Oltre 500 agenti attenzioneranno le zone calde. E’ previsto l’arrivo di bus da tutta la Sicilia di sostenitori leghisti con tanto di bandiere verdi da esibire all’esterno del Tribunale. Ma dall’altra parte ci sarà la manifestazione della rete “Mai con Salvini”, con una sfilata nelle stesse ore dell'udienza. Si temono scintille tra le due fazioni.