Salgono i contagi in Sicilia e i ricoveri in Terapia intensiva, ma c'è un dato da non sottovalutare che è quello dei decessi, anche quelli in aumento.
Le altre regioni d'Italia, tra cui Liguria, Campania, Piemonte e Lombardia, stanno pensando a mini lockdown, il timore che ci possa essere una seconda ondata come quella di marzo scorso mette in allarme i governatori. In Sicilia il presidente Nello Musumeci parla di una fase non ancora emergenziale seppure sia grave, i ricoverati in totale sono 619, con un tasso di ospedalizzazione superiore alla media nazionale.
L'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha indicato le prime due settimane di novembre quelle in cui si sarà il picco dei contagi, il piano dei posti Covid in Sicilia prevede la realizzazione di 2500 posti letto, tra Terapia intensiva e sub intensiva, sopratutto si realizzeranno delle strutture interamente dedicate al Covid, con due hub di riferimento: San Marco per Catania, il Cervello per Palermo. Salvatore Adamo è il coordinatore degli Ordini provinciali dei Medici in Sicilia e ha dichiarato che sarà inevitabile un lockdown, esiste un problema di sicurezza e di tracciabilità.
I mesi che verranno saranno difficili, intanto si stanno allestendo i vari posti letto Covid negli ospedali siciliani, a Palermo i posti sono suddivisi 11 a Villa Sofia , 28 al Cervello, 32 al Policlinico, 2 all'ospedale dei Bambini. Quaranta le postazioni di Terapia intensiva e sub intensiva al Cto. Ad Agrigento i posti in più saranno venti al San Giovanni di Dio ma i casi Covid verranno trattati per lo più all'ospedale di Ribera con 20 posti e 12 in quello di Sciacca.
In provincia di Trapani Marsala è Covid Hospital. Le opposizioni all'ARS, in verità anche qualche esponente di maggioranza, ha chiesto all'assessore Razza di essere più chiaro sulla strategia anticovid. E lo scontro si è consumato sull'audizione degli esperti del Comitato tecnico scientifico, secondo Razza la commissione Sanità non avrebbe dovuto audire gli esperti. La presidente Margherita La Rocca Ruvolo, esponente dell'UDC, ha comunque deciso di ascoltare gli esperti del Cts, che saranno auditi la settimana prossima.
Il piano anti pandemia prevede anche la ristrutturazione dei Pronto Soccorso, grazie a dei finanziamenti della Banca europea degli investimenti. In totale si tratta di 128 milioni di euro, di cui 300 mila andranno al Cervello, 500 mila a Villa Sofia, 448 al Cto. L'obiettivo è quello di realizzare due percorsi uno Covid e uno NO Covid nei Pronto Soccorso, per questo sono destinati 935 mila euro al Civico, 251 all'ospedale dei Bambini, 593 al Policlinico di Palermo. Tuttavia i dettagli ancora non sono ufficiali.