"Sciogliete per mafia il Comune di Castellammare del Golfo". E' il singolare appello del senatore Michele Giarrusso, che ha presentato addirittura un'interrogazione parlamentare al Ministero dell'Interno. Il senatore, da poco messo fuori dal Movimento Cinque Stelle, si è accorto solo ora dell'operazione Cutrara, e delle indagini che riguardano anche il Sindaco Rizzo. E quindi preme il freno sull'acceleratore e propone, addirittura, lo scioglimento del Comune per mafia.
"È chiaro a tutti che a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, c'è una zona grigia e nessuno ne parla" esordisce Giarrusso. In realtà di Castellammare se ne è parlato eccome, qui su Tp24. Ad esempio cliccando qui potete leggere la notizia della chiusura delle indagini.
"Ho appreso dei diversi arresti di esponenti della famiglia mafiosa di Castellammare nell'ambito dell'operazione "Cutrara" per associazione di tipo mafioso, estorsione, furto, favoreggiamento, violazione della sorveglianza speciale e altro, tutti reati aggravati dal metodo mafioso e tra questi tra gli arrestati spicca il nome del capo della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo Francesco Domingo, soprannominato "Tempesta", vicinissimo a Matteo Messina Denaro e già condannato a 19 anni di carcere per associazione di tipo mafioso, tornato in libertà nel marzo 2015. Ma c'è un tassello che sfugge all'opinione pubblica: la figura del Sindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Rizzo dapprima accusato di concorso esterno in associazione mafiosa ed a conclusioni delle indagini resterebbe indagato per favoreggiamento reale con l’aggravante di cui all'art. 416 bis 1 e cioè di aver favorito l'associazione mafiosa". Giarrusso, insomma, apprende adesso una notizia di mesi fa ...
"Come componente della Commissione Antimafia - continua Giarrusso - insieme ad altri colleghi abbiamo presentato un'interrogazione in cui si chiede al Ministro dell'Interno Lamorgese se sia a conoscenza dei gravissimi fatti che riguardano il Comune di Castellammare del Golfo e se non intenda avviare la procedura di scioglimento dell’Ente”.