Sono tre gli indagati per bancarotta fraudolenta ad Alcamo. Titolari di alcune società che secondo gli inquirenti sarebbero state spogliate dei beni prima del fallimento (ne abbiamo parlato qui). Sono Carlo Cammisa, 53 anni, rappresentante legale dell'Agricoleasing Srl, Bizar Srl e Gima Srl le prime due fallite rispettivamente il 4 novembre del 2016 e il 30 mggio del 2017. Giuseppe Impellizzeri 73 anni, suocero di Cammisa e rappresentante delle tre società e infine Loredana Impellizzeri, 49 anni, figlia di Giuseppe e moglie di Cammisa.
In particolare la società Agricoleasing Srl di Alcamo operante nel settore finanziario ha elargito numerosi finanziamenti a privati ed imprenditori, mediante l'erogazione di prestiti, l'anticipo di fatture attive, l'apertura di credito e la concessione di fidi, e la società Bizar Line Srl attiva nel settore industriale (produzione di metalli) in Alcamo, riconducibili agli indagati, entrambe dichiarate fallite dal Tribunale di Trapani, rispettivamente in data 4.11.2016 e 30.05.2017.
Le articolate evidenze investigative, supportate dall'esame analitico delle scritture contabili e della documentazione bancaria, da attività tecnica di intercettazione telefonica ed ambientale e da sommarie informazioni acquisite da oltre 100 risparmiatori, hanno permesso di rilevare, in capo alla stessa governance, la sussistenza dei reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale, preferenziale e documentale.
In particolare, sono stati distratti dagli attivi fallimentari delle due società: circa 5,6 milioni di euro dalle casse sociali; 4 fabbricati e 1 terreno dal patrimonio del valore di circa 1,2 milioni di euro; beni mobili (arredi, macchinari e attrezzature) del valore di circa 50 mila euro; 3 veicoli del valore complessivo di 55 mila euro. Sono state inoltre contestate le ulteriori ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti per un importo di circa 270 mila euro.