Non c'è pace per l'Atm di Trapani. Dopo l'arresto di Salvatore Barone, già presidente del Consiglio di amministrazione e direttore dell'Azienda che si occupa di trasporto pubblico, una nuova tegola. E', infatti, decaduto subito il nuovo Cda.
Appena lo scorso giorno 7, il sindaco Giacomo Tranchida aveva nominato presidente di Atm il commercialista Franco Murana e aveva anche riconfermato l’avvocato Sabrina Giudici. Poi sempre da parte del primo cittadino la nomina del terzo componente: Giacomo Cangemi, che fu candidato alle scorse Amministrative. La doccia fredda è arrivata dal collegio dei revisori che ha verificato che non sussisterebbero, per Cangemi, i requisiti richiesti per potere espletare il suo ruolo di componente del CdA. Cangemi, pertanto,, ha dovuto rinunciare all'incarico. Ergo, consiglio decaduto in quanto non può insediarsi. Ma il sindaco deve fare anche i conti con il caso Zaccarini.
La fiducia non rinnovata all’avvocato Massimo Zaccarini, infatti, ha scatenato la presa di posizione del capogruppo dei Demos, Domenico Ferrante, che ha richiamato il sindaco al rispetto dei patti di maggioranza. Sta di fatto, però, che a Domenico Ferrante ha replicato l’assessore Peppe Pellegrino, anche lui in quota Demos che ha firmato, assieme alla consigliera Laura Genco un documento per chiedere a Ferrante di fare un passo indietro dal gruppo DEMOS.
Apriti cielo. La controreplica di Ferrante, infatti, non si è fatta attendere. Ed ecco l'invito all’assessore Pellegrino di dimettersi dalla carica ricoperta nella giunta guidata da Tranchida perchè i componenti della lista Demos non lo riconoscerebbero più idoneo al ruolo svolto nell’Esecutivo.