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21/01/2021 11:49:00

Trapani, l'ATM ha il suo nuovo Cda. Tranchida completa le nomine

 La telenovela è finita. Almeno così sembra. Finalmente l'Atm Trapani, l'azienda che si occupa di trasporto pubblico, ha il suo nuovo Consiglio di amministrazione. Il sindaco Giacomo Tranchida, nella qualità di socio unico, ha completato le nomine. Presidente è Francesco Murana. Vice presidente, Sabrina Giudici. Completano il Cda; Salvatore Angileri e Rita Lungaro.
Fissati anche i compensi: 10 mila euro lorde annue per il presidente; 5.0000 per gli altri componenti.

“Buon vento alla nuova Atm– dichiara il sindaco Tranchida - confermo al pari la vision di una società di servizi che vada oltre le attività classiche, migliorandole a servizio dei cittadini utenti, ma possa in futuro agire tanto al servizio dei Comuni del comprensorio e, se mai il governo della Regione e la stessa ARS decidessero, finalmente, di far diventare normale il servizio di trasporto turistico in Sicilia, liberalizzandolo come nel resto d’Italia e in Europa, candidare ATM anche nel supportare i collegamenti turistici su gomma oltre che con l’aeroporto di Birgi anche con quello di Punta Raisi”.

Dopo l'arresto di Salvatore Barone, già presidente del Consiglio di amministrazione e direttore dell'Azienda trasporti, lo scorso sette gennaio, il sindaco Giacomo Tranchida aveva nominato presidente di Atm Franco Murana e aveva anche riconfermato l’avvocato Sabrina Giudici. Poi sempre da parte del primo cittadino la nomina del terzo componente: Giacomo Cangemi, che fu candidato alle scorse Amministrative. La doccia fredda era, però, arrivata dal collegio dei revisori che aveva verificato che non sussistevano per Cangemi, i requisiti richiesti per potere espletare il suo ruolo di componente del CdA. Cangemi, pertanto,, ha dovuto rinunciare all'incarico.

C'erà, inoltre, un'altra grana: la fiducia non rinnovata all’avvocato Massimo Zaccarini, che aveva scatenato la presa di posizione del capogruppo dei Demos, Domenico Ferrante, che aveva richiamato il sindaco al rispetto dei patti di maggioranza. Sta di fatto, però, che a Domenico Ferrante aveva replicato l’assessore Peppe Pellegrino, anche lui in quota Demos che aveva firmato, assieme alla consigliera Laura Genco un documento per chiedere a Ferrante di fare un passo indietro dal gruppo DEMOS.
La controreplica di Ferrante,per, non si era fatta attendere, con l'invito all’assessore Pellegrino di dimettersi dalla carica ricoperta nella giunta guidata da Tranchida .