Mentre Misiliscemi è ufficialmente il 25° Comune della Provincia di Trapani, c'è chi invece propone la fusione tra Trapani ed Erice. E' la proposta che fanno Christian Farsaci e Giuseppe Vassallo per il circolo di Fratelli d'Italia di Trapani ed Erice.
Secondo i due esponenti di Fratelli d'Italia, la fusione tra le due città, proprio dalla scissione di Misiliscemi deve trovare un nuovo input per dare una chiave di volta in grado di garantire il titolo di capoluogo di provincia. In una nota spiegano che la fusione tra Trapani ed Erice porterà dei vantaggi fiscali per i cittadini, una razionalizzazione degli uffici e un maggior peso politico nei confronti delle altre istituzioni.
Farsaci e Vassallo annunciano inoltre la volontà di dare vita ad un comitato promotore che dal basso porti avanti le pratiche di fusione. Qui la nota completa di Farsaci e Vassallo:
"La scissione di Misiliscemi dal comune di Trapani deve diventare uno stimolo per prendere decisioni davvero lungimiranti, di prospettiva, per immaginare una città all’altezza delle proprie ambizioni. La fusione tra Trapani ed Erice è ormai un’occasione non più rinviabile, una necessità imposta dagli eventi, in ultimo Misiliscemi, poco prima le evidenti difficoltà legate alla mobilità tra i due comuni in tempo di COVID e prima ancora le annose questioni in materia di mobilità, di servizi, di allocazione di risorse, di competitività.
La fusione tra i due comuni è la chiave di volta che può garantire il mantenimento del titolo di capoluogo di provincia.
La fusione tra i comuni porterà vantaggi fiscali, premialitá, razionalizzazione degli uffici quindi efficienza amministrativa, accrescerà il nostro peso politico nei confronti degli enti sovraordinati.
Insieme ad altri cittadini intendiamo dare vita ad un comitato promotore della fusione, un comitato che nasca dal basso, che sia trasversale, che trovi consenso nei consigli comunali, che si faccia carico di avviare le pratiche per la fusione di Trapani e Erice.
Comunicheremo a breve la data per la formale costituzione del comitato, aperto a tutti i trapanesi e gli ericini che si sentono parte di un’unica comunità, quella che pensa alle future generazioni e non al proprio modesto tornaconto".