“Il fatto non sussiste”. Con questa formula, il giudice monocratico di Marsala Giusi Montericcio ha assolto due donne, madre e figlia, dalle accuse di occupazione abusiva di alloggio popolare e danneggiamento (del portone d’ingresso).
I fatti risalgono a fine marzo 2017, quando le due donne occuparono un alloggio dello Iacp nel quartiere Amabilina. Per le due imputate, A.M.P., di 52 anni, e F.V.M.G., di 20, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a un anno e 4 mesi di reclusione e 300 euro di multa.
La difesa, invece, ha fatto rilevare, con successo, che non era stata raggiunta la prova in merito ai reati contestati e che “la porta dell’immobile non era danneggiata e non presentava evidenti segni di scasso”. E per quanto riguarda l’occupazione abusiva, “nonostante l’autodenuncia dell’imputata, la casa risultava priva di mobili, arredi, energia elettrica, acqua e gas pertanto non idonea ad essere considerata un’abitazione”.
A difendere le due donne sono stati, rispettivamente, gli avvocati Antonino Rallo, sostituito da Nicola Rallo, e Arianna Russo.