Dopo le varianti inglese, brasiliana, sudafricana, nigeriana e californiana del coronavirus, adesso a preoccupare è quella giapponese. Il problema, stavolta, è che la mutazione della proteina spike E484k, ribattezzata Eek, sembrerebbe sfuggire agli anticorpi generati da una precedente infezione da Covid e anche ai vaccini sviluppati finora.
La notizia è arrivata da Tokio, dove il 70% dei pazienti ricoverati a marzo per Covid in uno dei principali ospedali della capitale, il Tokyo Medical and Dental University Medical Hospital, e sui quali è stato realizzato il sequenziamento del virus, sono risultati infettati da questa variante.
Eek si è sviluppata in modo indipendente in Giappone, dato che nessuna delle persone affette aveva viaggiato all’estero o era entrata in contatto con qualcuno che avesse varcato i confini nazionali.
La scoperta di una nuova variante impensierisce anche perché il 23 luglio a Tokyo dovrebbero tenersi le Olimpiadi, già rimandate la scorsa estate.
A tremare è soprattutto Osaka, che ieri con 666 casi, più di Tokyo, ha dichiarato nuove misure restrittive. Anche la torcia olimpica, che doveva passare in città il 13 aprile, ha preferito stare alla larga.
I colori delle regioni
Passate Pasqua e Pasquetta, torna il sistema dei colori in base ai dati sulla diffusione del virus, con la zona gialla esclusa a priori fino al 30 aprile (a meno di deroghe in corsa).
Da oggi il Veneto, le Marche e la provincia autonoma di Trento passano dalla zona rossa a quella arancione, in base a un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Resteranno in zona rossa ancora per almeno quindici giorni Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta. Le altre regioni in zona arancione sono Sicilia, Sardegna, Liguria, Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata e la Provincia di Bolzano.
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Da domani anche nelle zone rossa tornano in presenza gli alunni «delle scuole dell’infanzia, primarie e del primo anno della scuola secondaria di primo grado».
Il coronavirus in Italia
Persone vaccinate (2 dosi): 3.475.919 (il 5,83% della popolazione)
Prime dosi (totali): 7.739.143 (il 12,98% della popolazione)
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Attualmente positivi: 570.096
Deceduti: 111.326 (+296)
Dimessi/Guariti: 2.997.522 (+9.323)
Ricoverati: 32.522 (+387)
di cui in Terapia Intensiva: 3.737 (+34)
Tamponi: 51.302.838 (+102.795)
Totale casi: 3.678.944 (+10.680, +0,29%)
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Il tasso di positività, che domenica era al 7,1%, ieri è salito al 10,4%.
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«Non è necessario essere immunologi o virologi per comprendere come l’arco di tempo che andrà dalla Pasqua appena trascorsa al primo maggio sarà il più delicato sul fronte della guerra al Covid. Lo fu l’anno passato. Lo sarà ancor di più adesso, pur se in condizioni diverse da quelle del 2020. Saranno giorni, quelli di aprile, in cui all’orizzonte si riuscirà a intravedere la «liberazione» e però sarà ancora troppo presto perché vengano adottati comportamenti più rilassati» spiega il Corriere.
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Il ministro Speranza ha prorogato fino al 30 aprile le regole sui viaggi all’estero. Chi rientra in Italia da uno dei paesi dell’Ue o da Austria, Israele e Regno Unito è obbligato ad avere un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti all’arrivo, sottoporsi a cinque giorni di isolamento e poi effettuare un altro test.
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«La campagna vaccinale italiana ha subito nei tre giorni di Pasqua una frenata brusca, inattesa, preoccupante: in 72 ore, da sabato a lunedì - seppur i dati di ieri sono ancora da considerarsi parziali - sono state somministrate circa 500mila dosi. Quanto, cioè, il governo sperava di fare già di questi tempi in un giorno soltanto» scrive Repubblica.
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«Ieri a Messina un avvocato di 45 anni è stato ricoverato in gravissime condizioni, per una trombosi: qualche settimana fa era stato vaccinato con AstraZeneca. La procura ha aperto un fascicolo, ovviamente ad oggi non si può dire che il ricovero sia legato alla vaccinazione, resta da capire come mai in Sicilia vi siano molte più segnalazioni di questo tipo che nel resto d’Italia» spiega Il Messaggero.