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15/04/2021 08:59:00

Il calendario: ecco quando e come si riapre. Addio al coprifuoco

 Il cronoprogramma per il ritorno della zona gialla del governo Draghi è tracciato. E prevede una prima data fissata sul calendario delle riaperture: il 26 aprile. 
Dal 26 aprile, dopo il week end della Liberazione, un decreto legge potrà decidere il ripristino della zona gialla nelle regioni con i numeri migliori dal punto di vista dell'epidemia; dal primo maggio: ritorno in tutta l'Italia delle zone gialle con ristoranti aperti a pranzo; verso la fine del mese cambierà il coprifuoco e gli esercizi commerciali potranno stare aperti anche di sera; da giugno: insieme agli Europei ci sarà la ripartenza degli spettacoli all'aperto con capienza al 25-30%; a partire da metà mese arriverà la riapertura di palestre e piscine; da settembre: il ritorno graduale alla normalità.

Repubblica oggi spiega che l'idea del governo Draghi è quella di partire con le regioni - che sarebbero 13, secondo alcune previsioni - con parametri da zona gialla. L'obiettivo è "liberarle" il 26 aprile con un decreto che fisserà anche i criteri per maggio. A metà del mese prossimo arriverà la riapertura di bar e ristoranti anche di sera. La Sicilia, attualmente ha numeri da zona rossa. 

Si discute, in queste ore, anche su protocolli molto rigidi per l’accesso ai locali chiusi, che potrebbero comprendere anche l’esibizione di test rapidi o certificati vaccinali. Questa soluzione comporterà giocoforza uno spostamento del coprifuoco, dalle 22 (attuali) alle 23,30 o a mezzanotte.

Per bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie ci saranno misure per rendere sostenibile l'apertura anche in presenza di lievi peggioramenti del quadro epidemiologico, a patto che si svolgano test di screening periodici per il personale non vaccinato. Ai locali si chiederà di far entrare i clienti solo con prenotazione, mantenere i due metri di distanza al chiuso e il metro all'aperto, di consumare al tavolo e di controllare il rispetto dell'obbligo di mascherina per i clienti che non sono seduti.

Poi ci sono palestre e piscine: qui le regole saranno i due metri di distanza per chi fa attività fisica o 7 metri nelle vasche. Per gli spettacoli si chiederà di rispettare la distanza di un metro e si chiederanno test nelle 48 ore precedenti. La Stampa scrive che non convince l’idea di Franceschini che vorrebbe riaprire anche ai grandi eventi con mille e più persone con test rapidi all’ingresso pagati dagli sponsor. "Si creerebbero file e accalcamenti all’ingresso, sentenziano gli esperti regionali, rinviando a tempi migliori i concertoni.

FIGLIUOLO. "Dobbiamo uscire da questa situazione" e "bisogna fare in fretta". È di quanto è convinto il commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, che commentando il tragico dato sui morti per Covid in Italia spiega lo spirito dell'ordinanza con cui si dà la priorità agli anziani. "Dobbiamo proteggere i più esposti, se non facessimo di tutto per riuscirci saremmo dei criminali", così Figliuolo in una intervista a La Stampa. "Riusciremo a centrare l'obiettivo delle 500 mila somministrazioni al giorno", ha affermato, prima di commentare una buona notizia dopo tanti inciampi. "Me l'ha comunicata direttamente il presidente Draghi: in questo trimestre l'Europa avrà 50 milioni di dosi in più di Pfizer, che per l'Italia significa quasi 7 milioni. Circa 670 mila conto di averle entro fine mese, altri 2 milioni e 150 mila a maggio e le restanti 4 milioni a giugno. È un carico che ci permette di tamponare la situazione e le limitazioni sugli altri vaccini e che ci consentirà di avere 17 milioni di dosi a maggio, una potenza di fuoco superiore alle 500mila somministrazioni al giorno", ha aggiunto. "Ora, lo ripeto, dobbiamo esaurire gli over 80 e andare rapidi sugli over 70. Ci sono sei regioni che in due o tre giorni chiuderanno il conto con la prima dose per gli ottantenni. Altre, come il Piemonte, seguiranno subito dopo, in cinque o sei giorni", ha precisato. "Dal 10-15 maggio possiamo partire con le vaccinazioni in azienda. Si andrà in parallelo multiplo. Ora ne parlerò con il premier e con la comunità scientifica: possiamo anche decidere di vaccinare in contemporanea la fascia 30-59 anni. Possiamo pensare di farli tutti insieme, ovviamente dando sempre la priorità a chi è più anziano ma anche valutando le mansioni che ciascuno ricopre, o la sua esposizione al rischio", ha aggiunto.