Raccoglie una nuova battuta d'arresto, terza complessiva di questa post-season, la Sigel che ha fatto tappa nel match odierno valevole per la nona giornata di Pool Promozione sul campo di Soverato. Le ioniche di coach Bruno Napolitano hanno fatto sembrare tutto facile nell'impianto di casa del PalaScoppa riuscendo ad affermarsi in tre set sulle loro dirimpettaie e ricambiato con la stessa moneta l'equilibratissimo confronto scaturito dall'andata giocata a Marsala il 20 marzo scorso. Il Volley Soverato, letteralmente, preso per mano dalla performante gara del martello statunitense Shields (mattatrice della sfida con 21 palloni messi a terra) ha "regolato" la nostra formazione con i parziali qui descritti: [25/22; 25/21; 25/22].
In partenza, la disposizione in campo proposta da coach Amadio è la stessa di sempre con la sola novità nel ruolo di libero, con Mistretta spedita in campo preferita a Vaccaro. Quindi, Demichelis e Mazzon a comporre la diagonale palleggiatrice/opposto; schiacciatrici Gillis e Pistolesi; centri Parini e Caruso; libero la marsalese classe 2002 Alessandra Mistretta. Le padroni di casa di Soverato si dispongono con le seguenti diagonali: Bortoli/Shields; Mason/Lotti; Riparbelli/Meli; maglia di libero per Alice Barbagallo, siciliana di Siracusa.
Punta di rammarico per capitan Demichelis (tra l'altro ex della sfida) e compagne per non essere riuscite ad accaparrarsi per il rotto della cuffia e dopo un'emozionante testa a testa i finali di due dei tre giochi complessivi (specie prima e ultima frazione), con i ripetuti errori nei fondamentali e qualche disattenzione qua e là nei momenti più concitati che hanno presentato un conto salato e agevolato un coriaceo Soverato ad effettuare lo strappo definitivo con gli attacchi dal centro andati a segno di Denise Meli in entrambi i casi. Diversa è stata la storia del secondo atto che vede condurre nel punteggio la Sigel ai primi scambi (5-7), ma che poi è costretta ad inseguire a partire da metà set (ai passaggi intermedi del 16-13, 18-15 e 21-18 sono tre le incollature che la dividono dalle "cavallucce marine" capitanate da Silvia Lotti). Dopo un avvicinamento di Marsala sulla situazione di 22-20 (qui si consuma un discrezionale locale, ndr), al rientro in campo dei sestetti le nubi sulla squadra di Soverato si diradano a partire dall'ace del 24-21 di una scatenata Shields, con le catanzaresi che affrontano un finale in discesa e si conquistano tre set-point per il definitivo punto di capitan Lotti del 25-21. Buono il rendimento in termini realizzativi dell'opposto Giorgia Mazzon (la più prolifica tra le fila azzurre dall'alto dei 20 punti portati alla causa) e della terminale offensiva Aurora Pistolesi (15 stampi). Al contrario, punto meno lo registrano le efficienze di squadra, con Soverato che ha giganteggiato nella correlazione muro/difesa apparsa più attiva nelle porzioni di taraflex ricoperte nella zona di conflitto in ricezione.
Assolutamente da comprendere con formula piena dell'assoluzione una Sigel Marsala che dopo ventisei gare ufficiali di questa dilatata ed infinita stagione (venticinque di campionato aggiunte al solo appuntamento di Coppa Italia, ndr) non può di certo fare sfoggio eternamente della brillantezza e dello smalto atletico e psicofisico che l'ha contraddistinta fino ad ora. A maggior ragione dopo un ciclo di partite tra incontri calendarizzati e recuperi a stretto giro di posta come avvenuto a conclusione di una settimana di volley giocato che non è stata clemente per i colori azzurri.
Così in virtù del successo Soverato sale a 40 punti e si issa all'ottavo posto che significherebbe occupare l'ultimo slot utile per la partecipazione ai Playoff, Marsala conferma, a meno di un exploit di Cutrofiano nel posticipo di domani contro Pinerolo, la sesta piazza con 43 punti e tre gare (una calendarizzata e due ultimi appuntamenti di recupero) ancora che restano da disputare. Domenica 25 aprile (anniversario della Liberazione d'Italia) la Sigel alle ore 17.00 ospita per la 10a e ultima giornata le salentine del Cuore di Mamma Cutrofiano delle ex Jessica Panucci, Joelle M'bra e Giorgia Avenia.
Oreste Giuseppe Ottoveggio