Rischio di ammalarsi gravemente o di morire di Covid nell’Unione europea a marzo 2021. Per gli over 80: 27%. Nella fascia 70-79: 11,5% per gli uomini, 6% per le donne. Nella fascia 60-69: quasi del 3% per gli uomini, 1,4% per le donne. Tra i 20 e i 29 anni:
0,002%.
In Italia speranza di vita in calo
Dopo il Covid in Italia la speranza di vita è scesa a 82 anni, 1,2 anni in meno rispetto al 2019. Per osservare un valore analogo occorre risalire al 2012. Gli uomini sono più penalizzati: la loro speranza di vita alla nascita scende a 79,7 anni, ossia 1,4 anni in meno dell’anno precedente, mentre per le donne si attesta a 84,4 anni, un anno di sopravvivenza in meno. Lo scrive l’Istat nell’ultimo report demografico in cui si certifica anche che la popolazione nel nostro paese continua a diminuire: al 1° gennaio 2021 i residenti sono 59 milioni e 259 mila, 384 mila in meno su base annua. Unica eccezione è il Trentino-Alto Adige, dove si registra una variazione annuale della popolazione pari a +0,4 per mille. In tutte le altre regioni si registra un decremento demografico. Il fenomeno colpisce soprattutto il Mezzogiorno (-7 per mille) rispetto al Centro (-6,4) e al Nord (-6,1). Molise (-13,2) e Basilicata (-10,3) sono le regioni più colpite; tra quelle del Nord spiccano Piemonte (-8,8), Valle d’Aosta (-9,1) e soprattutto Liguria (-9,9).
Polemica per i tifosi in Piazza Duomo
Matteo Salvini e Beppe Sala hanno avuto uno scontro sui festeggiamenti dei tifosi dell’Inter per la conquista dello scudetto. Il leader leghista s’è interrogato in chiave polemica: «Sala non poteva far entrare 20.000 tifosi in uno stadio che ne contiene 80.000, invece di tacere e scappare? Milano ha ancora un sindaco?».
Pronta la replica del primo cittadino: «La risposta è no, innanzitutto perché gli stadi sono chiusi, e poi come entrano ed escono 20.000 tifosi senza assembrarsi?». Il prefetto di Milano Saccone ha spiegato che «abbiamo valutato che chiudere piazza Duomo sarebbe stato inevitabilmente occasione di ancora più densi e rischiosi assembramenti».
Il coronavirus in Italia
Prime dosi (totali): 14.678.551 (il 24,61% della popolazione)
Persone vaccinate: 6.348.757 (il 10,64% della popolazione)
Di cui con vaccino monodose: 91.905 (lo 0,15% della popolazione)
Il tasso di positività, che domenica era al 5,8%, ieri è sceso al 4,9.
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Attualmente positivi: 423.558
Deceduti: 121.433 (+256)
Dimessi/Guariti: 3.505.717 (+13.038)
Ricoverati: 20.885 (+16)
di cui in Terapia Intensiva: 2.490 (-34)
Tamponi: 59.236.655 (+121.829)
Totale casi: 4.050.708 (+5.948, +0,15%)
Il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo ha detto che sta valutando l’idea di estendere il vaccino di AstraZeneca anche agli under 60. «Ne sto parlando con l’Istituto Superiore di Sanità e con il Cts dell’Aifa», ha spiegato Figliolo, «se non impieghiamo
tutti i vaccini, il ritmo della campagna non raggiunge gli obiettivi nei tempi prefigurati».
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Un Airbus 330 della compagnia indiana Hifly decollato in mattinata da Amritsar, nello Stato indiano del Punjab, è atterrato alle 19.13 a Orio al Serio. È stato l’unico aereo a poter arrivare direttamente dall’India all’Italia in questi giorni. A bordo c’erano
146 persone, tutti indiani naturalizzati italiani, cui era stato dato il permesso di rimpatriare. L’Airbus, non appena atterrato, è stato subito circondato da dottori in tuta bianca, guanti e visiere. Fatto il tampone, i passeggeri sono stati divisi in due colonne di 30
ambulanze, con due mezzi di biocontenimento per i positivi e portati in albergo per la quarantena.
Agli arrivi, Sanpreet Singh, 20 anni, capelli nerissimi e accento cremonese, cerca sua madre: «Era partita due settimane fa per il funerale di mia nonna: la situazione in India non era come adesso. Negli ultimi giorni si era chiusa in casa, mi raccontava cose
spaventose. Avrebbe voluto restare ancora un po’ con i suoi familiari, ma questa era l’ultima occasione per rientrare. Ma adesso la faranno tornare da noi?»
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In vista dell’Europeo di questa estate, dodici calciatori della nazionale si sono vaccinati con il siero Pfizer allo Spallanzani di Roma. Si tratta di Biraghi e Castrovilli della Fiorentina, Meret, Di Lorenzo, Politano e Insigne del Napoli, Immobile, Lazzari e Acerbi della Lazio, Spinazzola della Roma e Scamacca del Genoa.
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Hanno riaperto i Musei Vaticani. Alle 8.30 di ieri mattina i primi visitatori erano già in fila.
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«Non doveva essere un “liberi tutti”, e invece lo è stato. Stadi interi nelle piazze, feste proibite, tavolini tirati dentro per la pioggia, folle in centro e sulle spiagge, serrande alzate a tarda notte. Le foto ricordo del primo weekend di maggio, il primo dopo mesi con 47 milioni di italiani in zona gialla, sono decine di istantanee che raccontano lo scavalcamento del confine tra la voglia di uscire, riaprire, ritrovarsi e il tradimento delle norme. Tra la “spontanea quanto incontenibile euforia collettiva” di cui ha parlato la
questura di Milano per la festa interista di piazza Duomo e lo spazzar via ogni regola» scrive Repubblica.