Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
05/08/2021 16:16:00

Corruzione. Condannato l'ex manager dell'Asp di Trapani Fabio Damiani: 6 anni e mezzo

L'ex manager dell'Asp di Trapani Fabio Damiani è stato condannato a sei anni e mezzo di reclusione per corruzione nella sanità siciliana. 

Il procedimento è quello scaturito dall'operazione "Sorella Sanità". Sono pesanti, infatti, le condanne inflitte nel processo con rito abbreviato dal Gup di Palermo Clelia Maltese. Sette le persone condannate. Il nome più noto è quello di di Antonio Candela, l'ex paladino della legalità, colpevole di corruzione e condannato a 6 anni e 8 mesi. L'inchiesta condotta dalla Procura di Palermo e dalla guardia di finanza, riguarda  una serie di appalti ritenuti truccati negli ospedali e nelle aziende sanitarie siciliane: gare che avevano importi complessivi per oltre 600 milioni di euro e che sarebbero state aggiustate in parte anche da Candela.

A Fabio Damiani, ex presidente della Cuc, centrale unica di committenza della regione Sicilia e poi direttore generale dell’azienda sanitaria di Trapani è stata riconosciuta l’attenuante della collaborazione che invece i pm  non volevano concedergli.

Le altre condanne: Francesco Zanzi di Tecnologie sanitarie, 7 anni e 2 mesi; Roberto Satta 5 anni e sei mesi; Giuseppe Taibbi 5 anni. Salvatore Manganaro, che aveva reso una serie di dichiarazioni contro se stesso e contro altri imputati, 4 anni e 4 mesi; Salvatore Navarra 5 anni e 10 mesi. Unico assolto Angelo Montisanti.