La questione Europeade 2023 va avanti, le polemiche non si sono fermate.
A spiegare in maniera concreta, con numeri alla mano, il perché l’evento è stato annullato l’assessore Dario Safina: “Aspettavamo a Trapani oltre 5000 artisti, migliaia di visitatori, accompagnatori, guide. Tutte persone che giungevano a proprie spese ma a cui dovevamo garantire una serie di servizi logistici e di sicurezza necessari ed indispensabili. Ad oggi non sapevamo se la Protezione Civile nazionale e l’esercito potessero esserci garantiti e, piaccia o meno anche se qualcuno strumentalmente lo dimentica, noi siamo ancora in piena pandemia. Lo stesso governo regionale con cui abbiamo avuto diversi incontri, rendendosi disponibile, non ci ha fornito alcuna certezza, solo la volontà di un impegno. Alla luce di tutte queste incertezze e certi che l’evento avrebbe voluto un impegno di spesa sul bilancio comunale, a cui avremmo dovuto fare fronte con l’aumento delle tasse, non restava altro che annullare l’evento”.
Safina infine a chi accusa l’amministrazione di avere mire elettorali dice: “Non è così, al contrario, se avessimo voluto creare consenso l’evento si sarebbe fatto, ma noi non siamo quelli che in campagna elettorale si vendono nulla e con la massima trasparenza abbiamo scelto di non fare piuttosto che chiedere ai trapanesi dei sacrifici”.
Il botta e risposta però è continuato tra la consigliera comunale Anna Garuccio e il sindaco Giacomo Tranchida.
La consigliera, oppositrice all’amministrazione comunale, prende una posizione chiara anche perché è lo stesso sindaco che serve un assist per farsi attaccare: mischia l’evento con una serie di appuntamenti elettorali, quando invece avrebbe dovuto unicamente elencare le reali motivazioni per cui l’Europeade è stata annullata: "Contestavo la scelta alla luce dei tanti soldi pubblici già spesi per la realizzazione del dossier, del video, dei viaggi in Germania, alla luce delle risorse umane spese e del tempo utilizzato che nella pubblica amministrazione viene remunerato. Manifestavo infine la delusione per la motivazione, a mio parere egoistica, con cui il sindaco ne spiegava la disdetta, coincidente con l’aspirazione alla conquista di uno scranno all’ARS, seppur legittima, che lo porterebbe a lasciare la città di Trapani (circa aprile 2022) UN ANNO E MEZZO PRIMA dello scadere del mandato. Ritengo che la città di Trapani non sia pronta per l’ennesimo commissariamento e non chiedo che il mio pensiero sia condiviso da tutti ma pretendo che come tale venga rispettato. Ho espresso le mie opinioni in maniera certamente rigorosa, ma senza offendere alcuno. Sono una donna libera. Non sono soggetta a nulla e a nessuno se non ai miei principi morali. Servo la mia città e la difendo dalle ingiustizie senza timore alcuno”.
Alla consigliera non vanno giù i toni utilizzati dal sindaco: “Risponde solo ed esclusivamente sul piano personale offendendo chi si trova dinanzi. Ieri le offese, oggi i ricatti. E così è stato, nella ricerca vana di un dialogo tematico, tutte le volte in cui, nel pieno esercizio delle mie funzioni consiliari, ho scoperto e palesato all’opinione pubblica fatti e azioni discutibili dal punto di vista politico e amministrativo, e i fatti mi hanno sempre dato ragione (vedi Viale delle Sirene, il bypass dell’acqua di Bresciana e le estumulazioni cimiteriali). Di fronte a ciò in risposta sono stata etichettata in malo modo, tacciata con parole che ad una donna mai si dovrebbero dire, utilizzando in maniera derisoria, diffamatoria e impropria la pagina ufficiale del Comune di Trapani pagata con i soldi pubblici dei Trapanesi”.
Alla consigliera non vanno giù metodi e modi del sindaco che scadrebbero nell’offesa personale, al pari della diffamazione, nei confronti della stessa e anche della capogruppo all’ARS dell’UDC, Eleonora Lo Curto. La deputata regionale non ha mancato di fare notare come la pagina istituzionale venga di fatto utilizzata per scopi personali e non istituzionali: “Utilizzare la pagina facebook del Comune di Trapani per scopi non istituzionali non è solo un fatto disdicevole ma una gravissima violazione ed un abuso da parte del sindaco Tranchida che impropriamente usa il profilo ufficiale dell’Ente, in altri ambienti si potrebbe parlare anche di peculato d’uso”.
L’europeade è un evento che nasceva per rilanciare la città e quindi era doveroso che il sindaco ne desse comunicazione ai cittadini anche mediante pagina ufficiale, infine la deputata lamenta i toni offensivi: “Le parole come sempre volgari ed offensive con le quali Tranchida è solito aggredire i dissenzienti e quanti esercitano il legittimo diritto di critica non è solo la sinistra rappresentazione di un suo tratto caratteriale quanto la manifestazione della sua più vera e intima identità di soggetto che disprezza i principi democratici e utilizza la velenosa e orrida arma del ricatto, della ritorsione e della vendetta. Uno stile da regime quello di Tranchida che ha fatto vergogna alla storia e di cui ancora oggi si è tristi testimoni nei luoghi del mondo in cui vigono i totalitarismi. Il re è nudo, il super sindaco Tranchida, eletto e plurieletto in forza di questa straordinaria esperienza, piuttosto che realizzare l’Europeade, zitto tu e zitto io, rinuncia e solo dopo lo racconta come se nulla fosse semplicemente perché deve candidarsi alle elezioni regionali. Non può lasciare a nessuno le responsabilità di un evento così importante e complesso. Ma perché non ha sentito il dovere di condividere le sue perplessità con le amministrazioni comunali partner? Semplicemente perché era solo un bluff e non avrebbe potuto farsi scoprire con due scartine mentre faceva intendere di avere in mano una scala reale”.
In questo giro di parole, attacchi e anche infuocate promesse di querele la questione dentro l’UDC la liquida proprio Bongiovanni come “polemiche domenicali agostane per me incomprensibili”.
L’assessore prima afferma che la Garuccio non fa parte del partito: “ L’Udc in Consiglio comunale è rappresentato dal consigliere Alberto Mazzeo”, poi espone tecnicamente le ragioni per le quali l’Europeade non si può realizzare, tutte questione legate al bilancio comunale la cui unica alternativa era quella di mettere le mani in tasca ai trapanesi con un aumento delle tasse: “ Da assessore al bilancio e alle finanze, sento la responsabilità di mantenere fermo il rispetto del centrale punto programmatico fortemente voluto da questa Amministrazione comunale e di tutta la maggioranza di governo che la sostiene della effettiva riduzione, per la prima volta in assoluto, del carico tributario che con grandi sforzi è stata concretamente realizzata e raggiunta, che non solo non consente distrazioni di sorta. Nelle
condizioni date non si può in alcun modo rischiare che si possa concretizzare la possibilità necessitata di mettere le mani in tasca ai cittadini trapanesi e chiedere loro sacrifici probabilmente anche in ordine a minori servizi pubblici resi, da qui la condivisa scelta di
soprassedere alla postergata edizione del 2023 dell’Europeade”.
Condanna poi lo strascico polemico, che etichetta “personale” e che alimentano “Un asperrimo confronto dialettico a distanza, al quale non intendo prestare ulteriormente il fianco, restando per quanto mi riguarda invece più proficuamente concentrato a lavorare con diuturno impegno sull’attuazione di tutti i punti programmatici ed in particolare proprio di quelli citati e correlati al delicato ramo di amministrazione su delega presieduto”.
Sul dibattito è intervenuto anche il circolo trapanese di Fratelli d’Italia, bollando il sindaco Tranchida come “Inadeguato a ricoprire il ruolo di sindaco nel merito e, soprattutto, nel metodo. D’altronde è lo stesso metodo autoritario riservato agli altri sindaci del territorio cui prima si era rivolto per un sostegno gestionale, logistico per la fantomatica Europeade, evento enfatizzato al punto di paragonarlo all’America’s cup, salvo dimenticarli al momento della scelta, definitiva, di disdirlo.