Sabato 18 settembre a Mazara del Vallo, a distanza di un anno dal sequestro dei 18 pescatori mazaresi in Libia, si è tenuto il convegno organizzato dalla UILA Pesca sul tema “Mediterraneo: il lavoro nella pesca, un patrimonio comune che rischia di sparire”. Il quadro del settore è preoccupante, ritengono, dati alla mano, gli organizzatori.
L’anniversario del sequestro dei pescatori di Mazara del Vallo, liberati il 17 dicembre 2020, dopo 108 giorni di prigionia in Libia per l’accusa di aver violato le acque territoriali di quel Paese, è stata l’occasione di un incontro per ricordare quel drammatico evento, il ruolo svolto dal sindacato a sostegno delle famiglie dei pescatori, come ha ricordato il segretario della UILA Pesca Sicilia, Tommaso Macaddino, e porgere un saluto alle famiglie, come hanno fatto il sindaco Salvatore Quinci e il vescovo di Mazara del Vallo monsignor Domenico Mogavero.
Ma è stata anche un’occasione per parlare delle prospettive per gli oltre 25.000 addetti del settore, pescatori e acquacoltori, che appaiono tutt’altro che rosee, ha spiegato Enrica Mammucari, segretaria generale UILA Pesca, nella sua relazione introduttiva che ha toccato anche i temi della sicurezza del lavoro in mare e le politiche dell’Unione europea in materia di pesca.
Il punto maggiormente sottolineato è stato quello dei dati che dimostrano una inquietante e costante tendenza: in 15-20 anni la flotta peschereccia si è ridotta del 20% e si sono persi ben 18.000 posti di lavoro. In un solo anno, 2020-2019, la produzione è calata del 26% e i ricavi del 28%.
“Per noi la pesca vale moltissimo”, ha detto la Mammucari “quanto vale per il paese? A noi sembra molto poco, così come c'è poca attenzione nei confronti di chi opera in questo settore. Basti pensare che, in Italia, la pesca non è neppure considerata come una attività usurante”.
Al dibattito che ne è conseguito, presieduto dal segretario generale della UILA Stefano Mantegazza, hanno partecipato esperti e rappresentanti di categoria. I lavori sono stati chiusi dal segretario generale della UIL Pierpaolo Bombardieri che ha confermato l'impegno del sindacato affinché non si abbassi la guardia sulla sicurezza dei lavoratori nel Mar Mediterraneo, e ha espresso la convinzione che il settore della pesca sia un asset strategico per la Sicilia e per il Paese.
DOCUFILM "CENTOOTTO" - Sara’ proiettato a Mazara del Vallo, sabato 25 settembre, per la prima volta il docufilm “Centootto“. Prodotto da Fai Cisl e Confronti, l’opera narra la vicenda dei 18 pescatori mazaresi sequestrati in Libia nel 2020. Al centro del racconto, di 50 minuti, le testimonianze di alcuni pescatori e dei loro famigliari, del Sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, e dell’armatore Marco Marrone, proprietario del Medinea, uno dei due pescherecci rimasti coinvolti nella drammatica vicenda. Il sequestro avvenne il primo settembre 2020, a 40 miglia da Bengasi, in acque internazionali, e si concluse con la liberazione dell’equipaggio dopo 108 giorni di prigionia, dopo aver tenuto con il fiato sospeso l’intera comunita’ mazarese, la cui storia e’ indissolubilmente intrecciata con il mondo della pesca.
Il docufilm sbarca a Mazara dopo aver fatto tappa a Venezia, dove e’ stato presentato in anteprima il 10 settembre scorso durante un evento collaterale della 78ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale, nel prestigioso Spazio Incontri Venice Production Bridge dell’Hotel Excelsior, in occasione del Premio Fai Cisl “Persona Lavoro Ambiente”.
“Oltre al racconto di una vicenda umana terribile, come il sequestro e la prigionia dei pescatori – spiega il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota, ideatore del progetto – la volonta’ del sindacato e’ quella di tenere alta l’attenzione sia sulle difficolta’ che affrontano ogni giorno i lavoratori del settore che sul bisogno di un maggiore protagonismo politico ed economico nel Mediterraneo da parte del nostro Paese”.
“Lavorare a questo progetto – aggiunge Claudio Paravati, direttore di Confronti e regista del docufilm insieme a Giuseppe Bellasalma e Michele Lipori – ci ha aperto un mondo di storie: personali, di famiglia, di comunita’, di lavoro, il tutto inserito nel mondo del Mediterraneo, crocevia di incontri, scontri e dialogo tra culture e popoli. Raccogliere tutto questo e’ stata un’avventura entusiasmante, perche’ vuol dire restituire al pubblico storie di donne e uomini che valeva e vale la pena ascoltare, vedere e raccontare”.
L’appuntamento per vedere “Centootto” e’ per sabato 25 settembre alle ore 21 presso il Chiostro del Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo. L’ingresso e’ gratuito, consentito fino al raggiungimento della massima capienza e tramite esibizione del Green Pass.