E’ arrivata a Palermo, esattamente davanti al Politeama, una grande ruota panoramica per un evento che si svolto alcuni giorni fa dal 7 al 9 ottobre.
La ruota sembra essere spuntata improvvisamente di fronte a tanti palermitani incuriositi e perché no anche sbalorditi. Un insolito evento ha riguardato il capoluogo siciliano con tre giorni di iniziative legate al famoso aperitivo Aperol nel quale, ai palermitani, è stata data la possibilità di realizzare un video in tempo reale e prendere parte alla catena di brindisi più lunga del mondo. Non solo…ma sulla ruota si poteva fare sfoggio delle proprie doti canore attraverso il karaoke o salire su speciali altalene musicali che permettevano di suonare l’ “Aperol Swing”.
Per potere partecipare all’evento denominato “Aperol Together We Can Cheer”, era necessario acquistare un Aperol Spritz in alcuni locali convenzionati della città, indicati nel sito di Aperol. . Si poteva così ricevere un braccialetto con il quale si aveva il diritto di accedere nelle cabine della ruota e godere del bellissimo panorama che offre Palermo. Ma la cosa più importante è che non si è trattato solo di un evento pubblicitario ma l’installazione della ruota permetterà, nei prossimi giorni, di restaurare un importante monumento: il “ Palchetto della Musica”, tanto martoriato dagli atti vandalici.
La “Campari Group” ha infatti improntato una cifra di 25 mila euro per restaurarlo sotto la sorveglianza della Soprintendenza e poi altri 38 mila euro per l’occupazione del suolo pubblico. .Il trattamento a cui verrà sottoposto il palchetto, dedicato alla cantante Giuni Russo, sarà contro lo sviluppo di microrganismi, per eliminare le corrosioni , le macchie di ossido di ferro e di rame , con il restauro delle lapidi, dei metalli e del soffitto ligneo. Come del resto era prevedibile, non sono mancate le polemiche sui social per l’infelice scelta estetica di collocare la ruota davanti al teatro Politeama creando una sorta di “Luna Park “, non rispettando, poi, determinati vincoli che tutelano la piazza.
Ma “i parametri sono stati rispettati” –sostiene l’assessore ai Beni culturali , Alberto Samonà – E poi ... “finanziare il restauro di un monumento simbolo di Palermo è un modo per garantire che i privati che utilizzano spazi pubblici in contesti storici possano lasciare un segno tangibile alla città. In questo modo, si supera l’effimero e si restituisce alla comunità qualcosa che è destinato a restare nel tempo”. Si è cercato insomma di smorzare il tono di polemica in vari modi ma il dibattito, una specie di botta e risposta sui social, ha acceso l’animo di tutti.
Tra i favorevoli e i contrari alla collocazione della ruota in una location così fortemente storica, spicca un commento a metà strada tra entusiasmo iniziale e sconforto finale.: “Certo che dopo Londra anche Palermo ha finalmente la sua ruota panoramica…l’unica differenza è che a Londra puoi ammirare dall’alto il Big Ben…a Palermo vedi soltanto “a munnizza” dall’alto”. Non possiamo certo escludere che il commento, al di là delle polemiche sui parametri non rispettati e sull’estetica, abbia qualcosa di vero.
Dorotea Rizzo