“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto, seppur consapevoli che purtroppo il conflitto familiare non si è mai ricomposto”. E’ così che l’avvocato Cettina Coppola commenta l’esito di un processo che ha visto assolte due donne, madre e figlia, finite sotto processo nell’ambito di insanabili contrasti familiari. Uno dei tanti drammi che affollano le aule dei Tribunali a seguito denunce e controdenunce tra marito e moglie. In questo caso, quest’ultima era finita sotto processo insieme alla madre per avere denunciato il primo per maltrattamenti familiari.
L’uomo, A.M., 43 anni, marsalese, dopo essere stato assolto, nel 2020 era passato al contrattacco denunciando l’ormai ex moglie per calunnia, falsa testimonianza e anche per maltrattamenti familiari.
Secondo l’uomo, infatti, la donna (S.I., di 44 anni) avrebbe maltrattato le due figlie allo scopo di mettere in cattiva luce il padre e indurle ad interrompere i rapporti con lui.
La calunnia, invece, era stata contestata per la denuncia sporta da S.I. nel giugno 2015 presso gli uffici della Guardia di finanza di Marsala. Una denuncia con cui la donna accusò l’ex marito di maltrattamenti in famiglia. E in particolare di avere picchiato le figlie. Poi, ribadì le accuse anche nel 2018 nel corso del processo all’ex marito. E ciò aveva fatto scattare l’accusa di falsa testimonianza. medesimo reato contestato anche alla madre della donna (F.L.M., di 65 anni, di Castelvetrano). Adesso, entrambe le donne sono state assolte dal gup Riccardo Alcamo. Su richiesta dello stesso pm. Quindi, assoluzione piena. L’ex moglie di A.M. si è difesa dichiarando che lei si è limitare a denunciare quanto le avevano raccontato le figlie. Queste ultime, per altro, in Tribunale, hanno continuato ad affermare di avere subito maltrattamenti dal padre. A difendere S.I. è stata l’avvocato Cettina Coppola, mentre legale di F.L.M. è Erina Vivona. Legale di parte civile, invece, è stato Danilo Marino.