Riceviamo e pubblichiamo una lettera di alcune associazioni di Marsala in risposta alle affermazioni dell'assessore Antonella Coppola riportate ieri su Tp24 (qui l'articolo).
Chi ha puntato il dito con indignazione contro l’Assessora Coppola? Che a sua volta ricorre alla modalità del “paragone “ con la precedente Amministrazione, mostrando un approccio improprio nel ruolo che riveste.
Non per darle un consiglio, ma quasi: si lavora con…… si lavora per…….
Non solum sed etiam: l’intervista contiene una serie di affermazioni, che hanno il gap di essere parziali, imprecise, se non addirittura errate.
Come è possibile che una donna delle Istituzioni riduca un dono fatto alla città dalle Associazioni Femminili e dai Centri Antiviolenza di due panchine da collocare nel Parco (no Largo) delle Partigiane, contenenti un messaggio contro la violenza sulle donne e un altro contro l’omofobia, ad una semplice tinteggiatura delle panchine comunali? Assoluto pressapochismo!
Come può un’Assessora con delega alle P.O. disattendere l’impegno assunto con le Associazioni Femminili e i Centri Antiviolenza di portare avanti la proposta, completa in tutti i vari aspetti, per la formazione di una Commissione Pari Opportunità. più valida e consona ai tempi, consegnatale nel mese di aprile giustificando (o meglio credendo di giustificare il suo ritardo) con una proposta di modifica del regolamento che giace dal 2004 ? E che vuole dire?
E come spiegarle che la campagna promozionale contro la violenza sulle donne per la diffusione del numero verde non attiene alla politica di genere, che dovrebbe perseguire come assessora alle Pari Opportunità. Perchè trovarsi sola nell’affidare certe questioni nelle mani di chi si appropria di competenze che non gli appartengono e non confrontarsi con le persone giuste, che le avevano offerto la loro disponibilità?
Ed ancora: perché sentirsi “lesa” se le viene segnalata l’esigenza di sostituire il cartello del Parco delle Partigiane, piuttosto che “offesa” per l’oltraggio subito da un luogo simbolo del sacrificio di donne e uomini che ci hanno permesso di vivere nella libertà e nella pace ?
Per non parlare dell’erroneo metodo di rispettare i grandi appuntamenti (25 nov- 8 marzo) riguardanti le tematiche femminili e sociali, senza convocare le Associazioni Femminili e i Centri Antiviolenza, operanti sul territorio da decenni (ne è informata?), più che disponibili ad accettare proposte dell’A.C. e al contempo ricche di iniziative condivisibili.
Ci sentiamo di ribadire che i messaggi ai giovani e alla cittadinanza devono essere valutati, se non affidati esclusivamente a chi da lungo tempo studia, lavora, si forma per conseguire un valido approccio alla materia dell’identità di genere ed oltre. Il bello delle Associazioni Femminili e dei Centri Antiviolenza è quello di voler mettere a disposizione delle Istituzioni il loro sapere, la loro esperienza, animate come sono dal senso di solidarietà che le ha sempre contraddistinte.
Siamo alla ricerca dell’interlocuzione tanto ambita.
Auspichiamo, pertanto, un incontro urgente con il Sindaco, Massimo Grillo, per affrontare le difficoltà che sono emerse tra l’Amministrazione e le Associazioni e i Centri Antiviolenza.
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