Sono sempre più frequenti le truffe commesse online. Ne sa qualcosa una donna marsalese che dopo avere ricevuto un messaggio sul suo telefonino da un numero “riferibile” alla banca dove ha il conto corrente e si è ritrova “alleggerita” di ben 10 mila euro.
Gli ignoti truffatori, per rendersi ancor più credibili, le hanno anche telefonato. Sempre da un numero “riferibile”, secondo il legale della donna, l’avvocato Vito Cimiotta, all’istituto di credito.
Al legale la donna ha fatto ricorso quando si è accorta dell’ammanco sul conto. E con l’assistenza di Cimiotta ha diffidato la banca, chiedendo la restituzione della somma. La banca, però, non ha voluto sapere.
Alla donna, quindi, non è rimasto altro da fare che presentare denuncia contro ignoti per truffa e manomissione di sistemi informatici. E ora, la Procura di Palermo, che coordina l’indagine della polizia per “competenza funzionale”, ha ordinato all’istituto di credito di restituire la somma alla donna. E ciò, si presume, perché, secondo i magistrati, spetta alla banca impedire agli hacker di inserirsi nei suoi sistemi informatici per truffare i correntisti.