Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
06/11/2021 06:00:00

Palermo, le caditoie otturate: ecco perchè la città si allaga ad ogni acquazzone

Anche la pioggia non è più quella di una volta.
Ultimamente le nostre città vengono letteralmente bombardate da grandi quantità d’acqua, conseguenza di temporali più violenti e intensi.

Così accade che a Palermo, girando un po' per i quartieri del centro storico quando piove, è possibile assistere ad allagamenti specialmente in via Porta di Castro dove si crea l’effetto “collo di bottiglia”, un fiume in piena copioso che culmina proprio davanti a Palazzo delle Aquile. Il problema non riguarda solo i quartieri del centro storico di Palermo, anche in via Imera accade la stessa cosa. E’ per questo che il “Comitato di Base – Democratica Palermo del centro storico” chiede “interventi straordinari immediati per lo svuotamento e la pulizia delle caditoie e delle griglie stradali”. Sono interventi che richiedono la massima urgenza da parte del Comune. In effetti, percorrendo via Imera e via Porta di Castro ci rendiamo subito conto che i tombini e le caditoie sono in condizioni pessime, sommersi da rifiuti di ogni genere che si depositano nel tempo: bottiglie mozziconi di sigarette e il fogliame degli alberi che non permettono lo smaltimento dell’acqua piovana. Quando piove molto, Via Imera e il centro storico si allagano, assumendo un aspetto molto simile a quello del villaggio Goretti di Catania di cui tanto si è parlato in questi giorni.


Prevenire non è meglio che curare? Basterebbe non fermarsi alla sola pulizia superficiale delle caditoie e delle griglie perché il vero problema da affrontare è la pulizia della rete fognaria dai detriti, terra, foglie e altro …

In via Imera, gli operai con la loro camionetta hanno appena terminato il lavoro per aspirare un tombino letteralmente intasato da immondizia, per cercare di fare defluire l’acqua. Più in fondo – ci spiegano – verso via Colonna Rotta, l’acqua piovana si accumula copiosa formando una conca dove c’è un avvallamento e spesso, proprio in quel punto, occorre intervenire in maniera più decisa.

Altro punto critico della città è via Messina Marine. Una signora del quartiere ci spiega che il livello dell’acqua, quando piove, si alza proprio di fronte l’ospedale Buccheri la Ferla, creando disagi sia all’interno che all’esterno dell’ospedale stesso visto che la strada diventa un fiume. Una situazione ormai nota da tempo come quella di tanti altri quartieri della città, difficile menzionarli tutti, con strade allagate e automobilisti intrappolati, con interventi di sommozzatori e pompieri. Uno scenario da terzo mondo.

I residenti hanno tutto il diritto di lamentarsi per i forti disagi creati dalla pioggia e dall’incuria. Adesso tocca al Comune dare avvio a lavori più impegnativi per risolvere, una volta e per tutte, un problema che si ripete puntuale tutte le volte che a Palermo piove un po' più del solito e, a dire il vero, anche quando piove meno.

Dorotea Rizzo