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10/11/2021 18:53:00

 Alcamo. Ancora a vuoto la Commissione Salute per l’ospedale “San Vito e Santo Spirito”

Fumata nera ieri per la seduta della VI Commissione dell’Assemblea Regionale. Su richiesta della deputata dei Verdi Valentina Palmeri, doveva affrontare i problemi dell’ospedale di Alcamo “San Vito e Santo Spirito” alla presenza dell’Assessore Regionale alla sanità Ruggero Razza.

Assente il rappresentante del Governo Musumeci. Ma non si sono però presentati ai lavori nemmeno i tecnici dell’Assessorato.
Un modo non proprio cristallino per impedire la discussione dei problemi della struttura sanitaria alcamese e in particolare del reparto di cardiologia. Reparto che, istituito oltre 40 anni fa, venne chiuso “momentaneamente” giusto un anno fa. Venne accorpato con la medicina generale, sempre momentaneamente. Bisogna sempre stare attenti in Sicilia quando viene usato l’avverbio “momentaneamente”. C’e’ sempre l’insidia che si trasformi in “definitivamente”.

E i fatti, fino a questo momento, lo confermerebbero. Tutto viene rimandato alle calende greche. Che in questo caso prendono il nome di “concorsi”. In loro nome, tutto viene rinviato, confermando nei fatti, decisioni prese burocraticamente.

Ne e’ consapevole l’onorevole Palmeri la quale ha dichiarato che “è difficile, se non impossibile, affrontare in questo modo i problemi e cercare di risolverli, anche perché da parte dell’ASP, per bocca del direttore sanitario Gioacchino Oddo presente ai lavori, non sono state prospettate soluzioni affidabili nel medio periodo, rimandando tutto a ipotetici concorsi che però, come già visto in precedenza, rischiano di non risolvere nulla perché non si facilita la scelta e la permanenza presso questo ospedale”.
Sbaglia a questo punto chi crede che il dispetto sia stato fatto alla deputata Palmeri che aveva proposto la discussione in Commissione.

Le conseguenze di tanta insensibilità istituzionale le pagano in prima persona i cittadini che assistono impotenti, giorno dopo giorno, al depotenziamento graduale e inesorabile della loro struttura sanitaria che, e’ bene ricordarlo, e’ al servizio di un non solo della città di Alcamo ma di un vasto territorio.

Ma la mancanza della discussione si ritorce anche contro i lavoratori e gli operatori del presidio, costretti come sono a fare turni estenuanti pur di garantire un servizio adeguato. Si pensi che spesso non possono godere di un giorno libero. La deputata dei Verdi sottolinea infatti che “tutto questo sta comportando un ulteriore depotenziamento di un nosocomio, ubicato in un comune di quasi 50.000 abitanti, che serve utenti anche dei comuni limitrofi e della provincia di Palermo”. C’e’ da chiedersi a questo punto se ci sia effettivamente la volontà politica di risolvere il problema.  Nelle more del concorso, si potrebbero trasferire medici dai reparti ambulatoriali di altri ospedali trapanesi in quello alcamese, propone Palmeri.

Diversamente, “stiamo assistendo ad una chiusura non apertamente dichiarata del nosocomio di Alcamo” – e’ la conclusione sconsolata dei deputata dei Verdi – “Quel che è certo è che il Governo della Regione è assente; un pessimo segnale che sembra in continuità con il passato che ha visto continui depotenziamenti della sanità ad Alcamo per mere scelte politiche.”

Franco Ciro Lo Re