A mettere nei guai il dirigente Leonardo Di Benedetto – sospeso dal suo incarico su provvedimento emesso dalla Procura - sono state le indagini difensive prodotte dal sindaco di Erice Daniela Toscano coinvolto, assieme al fratello Massimo, consigliere comunale di Trapani, nel cosiddetto scandalo del parcheggio di San Giuliano. Inchiesta, scaturita dalla denuncia presentata dall'imprenditore Riccardo Agliano, e poi archiviata.
Ma la vicenda, nelle ultime ore, si è arricchita di un nuovo capitolo: la sospensione per un anno di Leonardo Di Benedetto, responsabile del settore Affari generali e Servizi demografici del Comune della Vetta. Il provvedimento, infatti, si riferisce proprio a quell'inchiesta e all'epoca dei fatti il dirigente ricopriva la carica di vice segretario generale. Contattata telefonicamente Daniela Toscano ha detto: “Non posso fare nessuna dichiarazione perchè è una vicenda riservata”.
“Di Benedetto – afferma Luigi Nacci, presidente del Consiglio comunale – è un dirigente preparato ed importante per il Comune. Non voglio entrare in merito alla vicenda che lo riguarda; mi auguro, però, che la magistratura possa fare chiarezza”.
A notificare la sospensione a Leonardo Di Benedetto sono stati i carabinieri che ancora una volta hanno fatto “visita” al Comune di Erice già oggetto di inchieste e veleni. Quella sul parcheggio di San Giuliano era costata al sindaco Toscano il divieto di dimora. La procura aveva chiesto il suo arresto. Stesso provvedimento venne adottato per il fratello. Divieti di dimora che poi vennero revocati. Infine, la decisione del Gip di emettere il decreto di archiviazione sul caso parcheggio. Adesso, però, un nuovo capitolo che potrebbe avere ulteriori sviluppi.