Ci sono soldi per sistemare la tribuna dello stadio di Palermo, per pagare una colazione da 1300 euro. Ma non per i talassemici, o per fare funzionare gli sportelli antiviolenza.
L’Ars ha approvato le variazioni di bilancio 2021: tra le tante misure contenute nel testo spicca la proroga degli Asu al dicembre 2023 e il reperimento di 5 milioni per limitare i tagli ai trasferimenti ai comuni (che dunque vengono sì tagliati, ma di 5 milioni anziché 10). Ma allo stesso tempo è stato riscritto l’articolo 1 e sono stati votati diversi tagli ad alcune voci del bilancio.
Le sforbiciate riguardano – tra le tante – gli “investimenti per il pronto intervento”, le spese per la rimozione della cenere vulcanica (che comunque mantiene fondi per 4,5 milioni) e le somme per la liquidazione di enti e società partecipate ma anche il fondo unico per lo spettacolo (Furs) e le somme destinate alla gestione del personale ex Pumex.
A recuperare fondi sono invece il Consorzio di bonifica numero 8 di Ragusa (900 mila euro), il Corfilac (300 mila euro) e il restauro dei beni ecclesiastici (100 mila euro). Votato anche lo sconto del 50% sui canoni dei lidi balneari, che la Regione promette di finanziare anche nel 2022.
Per qualche ora la maggioranza di centrodestra è riuscita a non litigare, e a portare a casa il provvedimento.
La leggina di 12 articoli permette innanzitutto di prorogare i contratti fino al 2023 ai 4.600 Asu e a 430 altri contrattisti impiegati nelle Camere di Commercio, negli Istituti autonomi case popolari e poi in enti, istituti, opere pie e consorzi.
Molto si è discusso anche degli aiuti a un altro settore elettoralmente influente, quello dei gestori dei lidi balneari. È stato approvato l'articolo che finanzia lo sconto del 50% dei canoni di concessione: costerà alla Regione 5,2 milioni.
Approvato anche l’articolo che assegna 12 milioni e 341 mila euro ai due ex soci di Sicilia Digitale, Accenture ed Engineering, per chiudere un vecchio contenzioso e fermare i pignoramenti dei finanziamenti alla partecipata regionale che si occupa di informatizzazione.
Soldi per al Ciapi, agli enti parco (1 milione), alla Protezione civile (4 milioni), alla Sas (circa 2 milioni), al fondo per lo spettacolo (1 milione), al settore dei trasporti marittimi (5 milioni), al Corfilac (300 mila) e al consorzio di bonifica di Ragusa (900 mila).
“Per carità, 200 mila euro per sistemare la tribuna del Barbera in vista della partita della nazionale ci potrebbero pure stare, ma non in un momento in cui si taglia ovunque, in primis ai Comuni, che mai come ora sono alla canna del gas, e perfino ai talassemici”. Lo affermano i deputati del M5S all'Ars, a commento delle variazioni di bilancio, varate a sala d'Ercole.
“Certo – afferma il capogruppo, Giovanni Di Caro - non si può dire che a Musumeci faccia difetto la coerenza: da quando si è insidiato ha sempre portato in aula manovre economiche a dir poco discutibili. Di buono c'è che per fortuna dei siciliani queste sono le ultime”. “Queste variazioni – aggiunge Di Caro – sono piene di spese che potevano essere rimandate a favore di altre, come quelle per il consorzio di bonifica di Palermo, per la pubblicità de siti culturali e delle attività sportive isolane. Sono piene pure di spese per debiti fuori bilancio, comprese quelle per i cornetti e i caffè in occasione di un corso di formazione per la polizia municipale, costati ai siciliani quasi 1.300 euro”.
“In questa manovra – conclude Di Caro - tutti gli assessori hanno avuto qualcosa, tranne l'assessore Messina, cui hanno bocciato un articolo aggiuntivo di 50 mila euro. A testimonianza del clima non certo idilliaco che contraddistingue questa maggioranza”.
"La discussione e il voto sull'assestamento di bilancio hanno confermato la totale assenza di una visione da parte del Governo e della maggioranza, un mero navigare a vista fra le nebbie senza affrontare i tanti problemi della Sicilia. Certamente qualcuno dirà che non si trattava di una finanziaria ma solo di una variazione, ma proprio in sede di variazione si possono aggiustare e riequilibrare, seppur tardivamente, necessità e carenze croniche fondamentali. Invece il Governo ha scelto di non prevedere alcunché per tante categorie e per tanti problemi della nostra regione senza alcuna idea sul futuro della Sicilia. Ne è prova la previsione di spiccioli per l'Autorità di bacino che in questo periodo dovrebbe e potrebbe giocare un ruolo fondamentale per interventi di contrasto al cambiamento climatico, così come per l'utilizzo dei fondi del PNRR. Ma invece di prevedere risorse adeguate per dotare questa struttura di personale in grado di pianificare e progettare, sono rimasti appunto solo pochi spiccioli. Stesso discorso per i Consorzi di bonifica, dove manca il personale qualificato, come dimostrato dalla vicenda dei fondi del PNRR.
E se non c'è visione sul futuro, nemmeno sul fronte delle emergenze questo Governo mostra di saper fare il proprio lavoro: mancano le coperture per i contributi ai cittadini talassemici, ha finanziato, si, i centri antiviolenza, ma ha attivato 31 sportelli di ascolto dimenticando di finanziarli. Per Ravanusa si è dovuto intervenire con un mio emendamento in Commissione bilancio per correggere la "dimenticanza" del Governo. In tutto questo il governo, come un Robin Hood al contrario, trova le coperture per fare lo sconto ai balneari pure per l'ultima stagione, che di certo non è stata di sofferenza per questa categoria.
Insomma un sostanziale disastro amministrativo e politico del Governo, di fronte al quale non potevo che votare NO al provvedimento nel suo complesso." Lo ha dichiarato Valentina Palmeri, deputata regionale dei Verdi in merito alle variazioni al bilancio regionale.