Non è una vera confessione ma cerca di giustificare, perché ha deciso di corrompere l’infermiera e farsi fare una finta dose di vaccino. Così Filippo Accetta spiega al gip che lo ha sentito nel carcere di Matera dove si trova rinchiuso: “Ho avuto paura di vaccinarmi e senza green pass non potevo lavorare”.
Accetta, leader dei no vax palermitani che aveva partecipato alla manifestazione di Roma ad ottobre culminata con l’assalto alla Cgil, ha confermato di non conoscere Anna Maria Ivana Lo Brano, l’infermiera che, dopo aver intascato 400 euro avrebbe fatto le finte dosi di Pfizer a lui e ai suoi tre figli, iniettandole in realtà in una garza.
Oltre ad Accetta, per il quale il gip ha inviato la documentazione a Palermo per la competenza territoriale, e all’infermiera, resta in carcere anche Giuseppe Tomasino, che avrebbe fatto da contatto tra accetta e l’infermiera. La donna, che lavorava all’Hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo, avrebbe detto di aver aiutato chi non voleva vaccinarsi ma di non averlo fatto per soldi.
Sono in totale 12 le persone indagate. Indagini iniziate alla fine di settembre quando Accetta venne fermato al porto di Palermo, dove, assieme ai figli era pronto per imbarcarsi su una nave per Napoli ma è stato fermato dalla polizia di frontiera con green pass falsi.