Come scritto, nei giorni scorsi, stiamo analizzando in modo approfondito, il perché ed il come si sia abbattuta, il 15 dicembre scorso, la scure della Sezione di controllo siciliana della Corte dei Conti sui bilanci del Comune (Deliberazione n. 185/2021/PRSP).
Oggi, daremo voce alla replica del primo cittadino, Salvatore Quinci. Nei prossimi giorni, invece, continueremo a porre l’accento sugli altri punti critici rimanenti, tra gli 11 totali, rilevati dai magistrati contabili di Palermo.
LA REPLICA DEL SINDACO – Le “gravi criticità – ha dichiarato alcuni giorni fa il primo cittadino, Salvatore Quinci – dovute al ritardo nell’approvazione dei documenti contabili” esaminate dalla Corte, “avrebbero impedito una corretta programmazione degli adempimenti e, se messi in campo per tempo, già nel 2017, avrebbero garantito una corretta gestione delle attività
amministrative - finanziarie incidendo anche sui successivi bilanci”.
LE ALTRE CRITICITÀ – “Alla base di questa grave situazione l'abbandono da anni della attività nella riscossione dei crediti, specialmente quella legata al pagamento dei tributi, che ha determinato un incremento enorme del Fondo dei Crediti di dubbia esigibilità. Da quando mi sono insediato – prosegue Quinci – denuncio la gravissima situazione finanziaria delle casse comunali.
Sono rimasto però davvero sorpreso che neppure​ l’intero collegio dei revisori già in quel triennio abbia calcolato bene questo fondo e valutato il profondo disavanzo di circa trenta milioni, che la corte ha accertato”.
CORRETTIVI SUBITO – “Abbiamo 60 giorni di tempo – ha spiegato il sindaco – per mettere in campo le misure correttive. Ci sarà da stringere la cinghia e sarà più impegnativo garantire i servizi di cui la città ha bisogno e continuare con la politica di sviluppo e investimenti che abbiamo da subito attivato per la nostra città. In soli due anni e nonostante la pandemia – sottolinea il primo cittadino – stiamo mettendo le basi per la Mazara del futuro, pulita, dignitosa, che guarda ad uno sviluppo urbanistico e turistico vero, alla tutela del settore della pesca e alla possibilità per i nostri giovani di immaginare un futuro nella propria città. È un percorso che richiede tempo e che non dobbiamo assolutamente interrompere”.
PAGARE TUTTI PER EROGARE I SERVIZI – “Qualunque bilancio – ricorda il sindaco – non è sostenibile se non si pagano le tasse comunali. Il mancato pagamento dei tributi e l'assenza negli anni passati di una politica di recupero, porta a ridurre notevolmente la capacità del Comune di erogare servizi, limitandosi ai servizi essenziali.​ Se non vogliamo questo ognuno faccia il proprio dovere perché l'assenza di una "politica educativa" al senso del dovere adesso presenta il conto. Noi, terminata la sospensione per legge della attività di riscossione dei tributi dovuta alla pandemia – conclude Quinci – abbiamo già affidato la riscossione a società leader in questo settore e presto i cittadini morosi saranno chiamati a pagare”. Domani continueremo con un’altra tappa utile a capire altri aspetti, rilevati dalla sezione di controllo della Corte dei conti, nei rendiconti del Comune di
Mazara. Domani andremo avanti ancora spiegando ‘il malcostume’ finanziario del Comune, dal 2017 al 2019, che – come sancito dalla Corte dei conti –: “evidenzia, in sintesi, come l’uso eccessivo dell’anticipazione di tesoreria sia indice di una persistente e grave crisi di liquidità”, che “suscita seri dubbi sull’effettiva sostenibilità delle spese e sulla possibilità del mantenimento
degli equilibri”.
Alessandro Accardo Palumbo
Twitter: @AleAccardoP