“Dovete avere il coraggio di alzare il culo e andare a casa!” A dirlo è Marco Campagna del Partito Democratico, durante il consiglio comunale di ieri mattina. I suoi interlocutori però non ci sono, perché tutti i consiglieri del Movimento 5 Stelle avevano da poco abbandonato l’aula (compreso il sindaco). Ed è forse stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, facendo perdere le staffe all’avvocato Campagna, conosciuto invece per la pacatezza che ha sempre contraddistinto i suoi interventi.
Per capire come si è arrivati a questo punto, occorre però fare qualche passo indietro. Sì, perché tutto ha inizio con una email, inviata alle opposizioni dal gruppo dei 5 Stelle (e sottoscritta anche dal sindaco Alfano) il 25 novembre scorso, quando l’amministrazione stava lavorando al bilancio 2021/2023.
Una sorta di invito a sedersi intorno ad un tavolo per modificarlo insieme. Nessuna risposta scritta, nemmeno a seguito di un sollecito inviato cinque giorni dopo. Il Dup (Documento Unico di Programmazione), funzionale al bilancio, viene allora chiuso dall’amministrazione, portato in consiglio comunale per l’approvazione e… bocciato. Bocciato attraverso degli escamotage (ne abbiamo parlato qui) che, per quanto non possano piacere al comune cittadino, sono sempre stati uno strumento politico proprio di qualsiasi partito o movimento.
Poi il silenzio. Fin quando, durante un dibattito radiofonico a Rcv, il consigliere Campagna dice al sindaco “Ma perché non rendete pubblica quella email?”.
Appena quella lettera diventa pubblica, conosciuta come Patto per la Ripresa di Castelvetrano, alcune forze di opposizione chiedono di fissare un dibattito politico per parlarne. Certo, in modo indiretto, visto che il punto all’ordine del giorno sarà Confronto sulle prospettive per la ripresa della città, fissato per mercoledì scorso. Ma si fa tardi. E visto che il sindaco aveva un impegno nel pomeriggio, il punto viene rimandato al giorno dopo.
Cioè a ieri mattina, quando un consigliere dei 5 Stelle (Manuzza) chiede una conferenza di capigruppo e propone di rinviarlo a dopo la seduta per l’esame del Dup e del bilancio 21/23, anche per mantenere fino ad allora un clima “propositivo e costruttivo” come quello che si era respirato durante il precedente consiglio.
La proposta però non viene presa in considerazione, perché le opposizioni il dibattito politico lo vogliono fare subito.
A questo punto, il gruppo consiliare dei 5 Stelle si riunisce e all’inizio della seduta di ieri legge una nota (che trovate qui) con cui comunica che non avendo ancora avuto alcuna risposta dal 25 novembre 2021, “nel rispetto che il nostro documento merita”, prendono “la decisione di non partecipare al dibattito politico”. Dopodiché abbandonano l’aula, sindaco compreso.
Ma la seduta prosegue e diventa un’occasione per dire la propria. Dopodiché, uno dei consiglieri di opposizione chiede la verifica del numero legale che mette fine all’assemblea.
Gli interventi sono tutti di condanna per la decisione dei 5 Stelle di “sottrarsi al confronto”.
Duro Calogero Martire, di Obiettivo Città: “Politicamente oggi si è chiusa, per quanto ci riguarda qualsiasi tipo di interlocuzione con quest’amministrazione. Ci accingevamo a partecipare al dibattito con spirito positivo, ma loro non hanno accettato, perché come si dice in gergo, hannu lo stommacu lordu. E noi con questa gente non vogliamo avere niente a che fare”.
Durissimo Marco Campagna che, come si diceva all’inizio, ha invitato i 5 stelle ad andare a casa: “Siete voi che scappate – ha aggiunto – ma noi non vi daremo nessuna tregua. State ammazzando una città!”.
Alla fine tutta l’opposizione ha chiesto le dimissioni del sindaco Alfano. Che ovviamente non avverranno, a meno di una sfiducia. Ma quella deve essere proposta da due terzi dei consiglieri, cioè da 16 persone. Loro sono 12. E al momento è davvero difficile che 4 pentastellati possano passare all’opposizione. L’abbandono dell’aula di tutti i 5 Stelle è anche un messaggio chiaro: siamo compatti.
Stamattina è previsto il ritorno in aula per discutere lo stesso punto all’ordine del giorno, mentre l’8 febbraio ci si riunirà per l’approvazione del Dup. A convocare il consiglio, il commissario ad acta Carmelo Messina.
Se il Dup verrà bocciato ancora, il consiglio comunale verrà sciolto.
Egidio Morici